CARINI – La scorsa notte i Carabinieri della Compagnia di Carini hanno dato esecuzione ad un ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, sottoponendo agli arresti domiciliari tre giovani carinesi, accusati del reato di lesioni personali gravi in concorso.
Si tratta di Gambino Francesco classe 1993, disoccupato, Altadonna Jonathan Thomas classe 1992, disoccupato e Mazzola Daniele classe 1990, cuoco.
L’attività di indagine condotta dai Carabinieri della Stazione di Terrasini è scaturita dall’aggressione ai danni di un muratore 42enne di Cinisi, C. L., avvenuta la notte del 16 novembre 2014, all’interno di un pub di Terrasini denominato “Havana Club”.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, l’uomo si trovava all’interno dell’esercizio pubblico intento a conversare con una ragazza, quando ad un tratto è stato infastidito da uno dei tre arrestati che, frapponendosi tra lui e la ragazza, lo aveva spintonato da un gomito facendogli cadere la sigaretta e aveva iniziato a deriderlo provocatoriamente.
Dopo un primo momento in cui sembrava che la discussione si fosse placata e i due soggetti erano stati divisi anche grazie all’intervento di alcuni presenti, la situazione è degenerata nuovamente quando gli indagati sono tornati nuovamente “alla carica”, aggredendo C. L., dapprima con calci e pugni fino al punto da farlo cadere a terra e successivamente sferrandogli diversi colpi con un’arma da taglio al torace ed al dorso, per poi darsi alla fuga.
A seguito delle ferite riportate, la vittima si è diretto dirigeva da solo presso la locale guardia medica e da lì, considerata la gravità della situazione, è stato necessario il trasferimento immediato in ambulanza presso l’ospedale “Cervello” di Palermo, ove gli veniva diagnosticata una lesione del polmone.
L’attività investigativa, incentrata sulla raccolta delle numerose testimonianze delle persone che erano presenti al momento dell’aggressione (riscontrate anche grazie alle informazioni reperite sui vari social network) e sull’analisi delle immagini estratte dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, ha permesso di individuare i tre aggressori che adesso dovranno rispondere del reato di lesioni personali gravi in concorso.
Le indagini, tuttavia, non sono ancora concluse e sono in corso ulteriori accertamenti per verificare eventuali responsabilità correlate all’evento.
Gli indagati sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso il provvedimento restrittivo.