“Si dia esecutività ai progetti fermi per far respirare il comparto edile” appello del Presidente dell’ANCE Trapani

cantiere_edileTRAPANI. Il presidente dell’ANCE Trapani (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Ing. Rosario Ferrara, lancia un appello a tutte le Istituzioni e Enti Pubblici che in questo momento hanno delle opere finanziate ancora ferme: “Si dia esecutività ai progetti fermi per far respirare il comparto edile”. L’appello arriva alla vigilia della riunione della Consulta Siciliana delle Costruzioni in programma oggi a Palermo.

In particolare il Presidente Ferrara fa riferimento ai progetti che interessano la Provincia di Trapani, finanziati con Fondi Fas e dall’Ue ancora fermi.

“Basterebbe dare esecutività ai bandi di gara al più presto per non perdere i soldi. Cifre che potrebbero davvero dare – sottolinea il Presidente Ferrara – una boccata d’ossigeno al comparto e all’indotto edile che invece è ormai in coma profondo. Sono progetti – sottolinea ancora Rosario Ferrara – che riguardano i Comuni di Marsala dove ci sono ben quattro opere (finanziamenti per 25 milioni di euro circa); Castelvetrano (600 mila euro); Mazara (4 milioni); Valderice (oltre 3 milioni di euro) ed infine il progetto che riguarda la SS sud occidentale sicula (l’ormai famoso completamento autostradale Birgi – Mazara del Vallo di 134 milioni di euro).”Ance_Sicilia

“Tutto questo mentre tantissime aziende chiudono, – spiega il Presidente dell’ANCE provinciale – tantissimi operai vengono messi in cassa integrazione o vengono licenziati, tanti imprenditori preferiscono togliersi la vita. Tutto questo in un silenzio assordante. Abbiamo chiesto più volte e a più voci al Presidente della Regione Rosario Crocetta e all’assessore competente – sottolinea con amarezza il Presidente Ferrara -un incontro per definire quali strategie intraprendere per mettere fine a questo momento. Ma ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta”.

“Lo scorso 26 febbraio, – continua Ferrara – il Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi, ha consegnato a Bruxelles per il finanziamento, 71 progetti infrastrutturali, ferrovie Tav, tunnel del Brennero, porti, aeroporti, che toccano tutte le Regioni italiane, tranne la Sicilia. Ci sarebbe stato il “Ponte” ma quello non lo abbiamo voluto. E non sono rimasti nemmeno i finanziamenti. Parafrasando “ No Ponti, No Fondi”.

“In questo momento – dice Ferrara – l’unica regione che respira è la Lombardia dove si lavora giorno e notte per l’Expò, il resto langue. L’unica nota positiva è che al momento si sta procedendo con piccoli progetti legati alla manutenzione delle scuole, si tratta di vecchi progetti. Ben poca cosa rispetto alla “fame” di lavoro che stiamo vivendo sulla nostra pelle. Nel frattempo però – conclude Ferrara – siamo costretti a convivere con le strade ex provinciali per esempio, piene di buche prive di alcuna manutenzione da anni. Anche lì, nessun appalto, nessuno segnale di apertura nei confronti delle imprese, con il rischio che i danni prodotti dalle buche su persone o cose, risultino alla fine ben maggiori ai risparmi sui lavori. Un dato che deve far riflettere su tutti a proposito di manutenzione di strade in Italia: nel 2014 sono stati impiegati 21 milioni di tonnellate di asfalto per costruire e tenere in salute le arterie italiane. Nel 2006 era stati utilizzati 44 milioni di tonnellate di bitume.”

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.