ALCAMO. Gli alcamesi, ma non solo, che tenevano al Castello di Calatubo hanno lottato strenuamente in lungo e in largo per portare l’antico maniero alla ribalta nazionale tramite il concorso del fai che ogni anno elegge i luoghi del cuore e da loro finanziamenti atti a recuperare tesori che hanno bisogno di un aiuto affinchè non si perdano nei ricordi come ruderi dimenticati.
Il concorso ha portato Alcamo a conquistare un comunque ambito terzo posto che comunque porterà qualcosa di buono in termini di finanziamenti. Ma se non altro si è trattato, per una volta, di tanto rumore… per concludere qualcosa; se non altro i riflettori si sono accesi sul castello e sul bisogno di dare identità ad una città che ha il suo biglietto da visita già nella strada principale d’ingresso. Un biglietto che per alterne vicende si stava perdendo ma che i volontari dell’associazione Salviamo il Castello di Calatubo e i cittadini hanno tenuto, invece, a conservare e recuperare.
Nei giorni scorsi il castello è stato fruibile proprio per le classiche giornate che il Fai organizza ogni anno e che portano milioni di turisti a riversarsi nei luoghi della storia italiana. Ebbene soprattutto nella giornata di domenica l’afflusso di persone che per visitare il castello hanno fatto la coda pure nell’ora del pranzo ha ripagato il sacrificio e l’attenzione di quanti nella speranza di riportare agli onori anche il Castello di Calatubo hanno sempre creduto.
L’amministrazione ha fatto la sua parte garantendo accessiblità e qualche servizio per queste giornate ma il vero entusiasmo sembra essere arrivato da cittadini e volontari che non hanno mai smesso di crederci e lottare.
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