Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil manifestano per chiedere lo sblocco dei cantieri

img2CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Da troppi anni ormai, e precisamente dal 2008, non si registra il benché minimo segno di ripresa in quello che dovrebbe essere uno dei più  importanti settori dell’economia del nostro territorio: il settore edile. A comunicarcelo sono i tristissimi dati forniti dalla Cassa Edile di Trapani, che offrono una panoramica quanto mai chiara sulla misura della crisi. Una crisi che ha portato al drastico dimezzamento del numero di impiegati nel trapanese, i quali da 10.877 sono scesi a 5.173. Per non parlare delle imprese, anch’esse messe duramente in ginocchio dalla crisi economica. Dinanzi a tale scenario, ieri mattina, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil hanno deciso di reagire, dando vita ad una manifestazione finalizzata a chiedere al Governo nazionale, ma anche a quello regionale, la messa in campo di tutte quelle iniziative che possano consentire la creazione di infrastrutture nel territorio trapanese, cercando di dare impulso all’edilizia e all’economia locale.

I numerosi partecipanti, che si sono inizialmente concentrati in Piazza Petrolo, si sono poi spostati presso il teatro Apollo, dove è avvenuto il comizio moderato dal segretario generale della Fillea Cgil Trapani Enzo Palmeri.

La riunione è stata aperta dalla relazione del segretario territoriale Filca Cisl Palermo-Trapani Francesco Danese: “Le parole chiave per il rilancio dell’edilizia sono: sblocco dei cantieri delle opere pubbliche, riqualificazione dei centri urbani e riorganizzazione del sistema di gestione delle aziende confiscate. Ci sono in provincia molte opere pubbliche oggi bloccate a causa di problemi burocratici, quali la galleria di Segesta, la bretella Birgi – Mazara del Vallo, i porti di Castellammare, di Marsala e di Trapani, il liceo “Ruggieri” di Marsala. Facendo ripartire i cantieri delle opere pubbliche, si darebbe una boccata d’ossigeno al comparto e ai lavoratori, e si doterebbe il territorio di infrastrutture fondamentali per la vita dei cittadini e per l’economia turistica. Noi non consentiremo al burocrate di turno o al politico disattento di far perdere importanti opportunità per gli operai edili e per la collettività”

E’ intervenuto, poi, il segretario generale della Uil Trapani Eugenio Tumbarello: “in questa provincia – afferma – necessita riportare il lavoro, e il settore edile, è uno dei più importanti per l’indotto e per ogni opera pubblica che si definisse a supporto dei settori sui quali maggiormente si può fare impresa e generare momenti di sviluppo del Territorio. Bisogna puntare, tra gli altri, alla realizzazione delle diverse opere incompiute, alla manutenzione delle opere pubbliche per la sicurezza e al recupero dei centri urbani, elementi di fondamentale importanza per il settore edile e per lo sviluppo in genere”.

A concludere l’incontro, infine, è stato Franco Tarantino, segretario regionale Fillea Cgil Sicilia, il quale ha affermato: “Trovandoci a Castellammare – dichiara – mi sembra doveroso soffermarmi su un’importante questione per questa città, quella della realizzazione dell’impianto di depurazione. Per la Sicilia sono disponibili un milione e 150 mila euro di fondi nazionali da spendere entro la fine dell’anno per non incorrere in sanzioni europee. Ad oggi, purtroppo, tutto è fermo, messo in stallo in alcuni casi dalla burocrazia in altri casi dalle incapacità tecniche di alcune amministrazioni a dare seguito ai bandi. La manifestazione di oggi, dunque, ha un grande valore, quello di dire che le risorse ci sono e vanno utilizzate per il bene di questa terra e dei suoi lavoratori”.

 

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