Il processo sulle combutte Ato Terra dei Fenici e Aimeri Ambiente ancora una volta non decolla. Anzi si. Prende il volo da Trapani per finire nella vicina Marsala.
I giudici del Tribunale di Trapani, indicato come competente a trattare la causa dal gip del Tribunale di Palermo, oggi hanno dichiarato la loro incompetenza, individuando quale destinatario del dibatttimento il Tribunale di Marsala. Questo perchè terminale principale delle presunte malefatte sarebbe stata l’azienda Sicilfert che ha la propria sede a Marsala.
Imputati principali sono l’ex direttore dell’Ato, l’ing. Salvatore Alestra, e il manager dell’Aimeri, Orazio Colimberti. Tra le accuse quella della irregolare gestione di rifiuti per oltre 47 mila tonnellate, nonchè le omissioni che Alestra avrebbe commesso evitando di “punire” l’Aimeri per disservizi di varia natura registrati nell’ambito dei servizi di raccolta dei rifiuti nel territorio dell’Ato.
Tra i Comuni destinati al servizio dell’Aimeri c’erano Alcamo, Marsala, Erice, altri Comuni dell’hinterland di Trapani con esclusione del capoluogo. Incompetenza territoriale. Alestra non denunciava per ottenere favori da Colimberti, ma tra i due a mettersi di mezzo per evitare la guerra tra Ato e Aimeri ci sarebbe stato l’allora senatore papania. L’ex senatore però ancora oggi ha ferma la propria posizione al vaglio del gip per la mancata concessione del Senato dell’autorizzazione a procedere nell’uso di intercettazioni telefoniche. Nel processo si sono già costituiti parte civile il Movimento (nazionale) Difesa del Cittadino, l’Associazione Antimafie e Antiracket Paolo Borsellino onlus, il ministero dell’Ambiente ed altre associazioni.