SCOPELLO. La Tonnara di Scopello, una delle più importanti e antiche di tutta la Sicilia, è oggi una proprietà privata. Rappresenta un simbolo per l’identità di Castellammare del Golfo e dell’intera Sicilia, ma è a disposizione di pochi. Per accedere agli edifici, e quindi anche per fare il bagno, è necessario pagare un biglietto. Inoltre oggi è diventata un posto esclusivo anche per matrimoni e ricorrenze particolari, un posto fantastico che ogni anno registra un numero sempre maggiore di visite, soprattutto di stranieri.
La Tonnara è stata candidata ad entrare tra i patrimoni dell’UNESCO, un posto incantevole che meriterebbe sicuramente questo importante riconoscimento, ma da qualche anno il dibattito si è spostato su un tema spinoso: il libero accesso al mare.
Il comune di Castellammare oggi ha un procedimento in corso con i proprietari della Tonnara per l’esproprio del terreno che consentirebbe il libero accesso al mare, diritto sancito dalla Cassazione.
Il consigliere di “CastellammareSi” Giacomo Asaro ha presentato in merito molte interrogazioni e ritiene che “il ripristino di un libero accesso al mare rappresenta un doveroso impegno per l’amministrazione comunale attenta alla tutela del proprio patrimonio naturalistico nonché alla salvaguardia del diritto di accedere al mare per la collettività tutta, diritto questo giudicato inviolabile anche dalla Corte di Cassazione.”
La sentenza della Corte di Cassazione (sentenza del 16/02/2001 ) ha stabilito che “nessuna proprietà privata per nessun motivo può impedire l’accesso al mare alla collettività se la proprietà è l’unica via per raggiungere la spiaggie”. Dopo la sentenza si è espressa in modo favorevole anche Legambiente che, tramite il suo Presidente Ermete Realacci dichiarò che “la decisione della Cassazione costituisce un precedente giurisprudenziale importantissimo per tutti quei casi in cui viene negato l’ accesso alla spiaggia. Già dalla prossima estate potrebbe far sentire i suoi effetti su molte spiagge note e meno note d’ Italia”.
Soddisfazione anche per l’avvocato di Legambiente Giovanni Gori. “La Cassazione ribadisce che le spiagge appartengono al demanio statale e sono quindi funzionalmente destinate alla pubblica fruibilità. Di fatto però fino a oggi questa norma è stata costantemente violata. Questa sentenza dovrebbe mettere la parola fine alla privatizzazione del mare”.
Beh, sembra chiaro il concetto: Il libero accesso al mare deve essere garantito a tutti, dello stesso parere sono i vertici di Legambiente. Sarà anche così per il discorso della Tonnara di Scopello?
Qualche giorno fa Legambiente Sicilia si è scagliata contro il comune di Castellammare del Golfo, dichiarando che “Dopo avere saputo dello scellerato progetto della Giunta comunale di Castellammare del Golfo, approvato lo scorso 30 dicembre 2014, di avviare un procedimento di esproprio per alcune parti del Complesso Monumentale della Tonnara di Scopello, Legambiente Sicilia chiede alla Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani e all’Assessore regionali ai Beni culturali, di essere ascoltata urgentemente in audizione per spiegare le ragioni della ferma e netta contrarietà a questa ipotesi, evidenziando i danni e i pericoli che il sito, tutelato con decreto dell’Assessorato regionale dei Beni culturali sin dal 1984, correrebbe qualora l’Amministrazione comunale dovesse raggiungere il suo lesivo e dannoso obiettivo.
“Oltre alle procedure illegittime – dichiara Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia -, seguite dall’Amministrazione comunale di Castellammare del Golfo nell’avviare il procedimento d’esproprio, in assenza di conformità urbanistica, senza l’indispensabili autorizzazioni da parte dell’Ente che tutela il bene, nonché del necessario nulla osta in quanto l’area fa parte di una zona SIC/ZPS -, rileviamo e rimarchiamo fortemente che una smisurata e irregolare fruizione dell’area vincolata causerebbe un gravissimo danno alle strutture nel suo complesso e un deterioramento del patrimonio culturale e paesaggistico che nel suo unicum la Tonnara di Scopello rappresenta.
La propagandistica e strumentale azione avviata dall’Amministrazione comunale di Castellammare del Golfo, presentata per rendere fruibile e accessibile a tutti una parte della costa trapanese, non vuole tenere scelleratamente in considerazione il valore e l’importanza del bene culturale, ambientale, etno-antropologico, monumentale e paesaggistico che la Tonnara di Scopello rappresenta. Si tratta, infatti, di un esempio più che rarissimo, possiamo dire unico, in Sicilia di testimonianza integra di quello che erano una volta le tonnare nella nostra isola e dove è ancora possibile “leggere” i connotati, le linee, le strutture e le architetture di un tempo”.
Le parole di Zanna non sembrano essere in linea con quanto affermato in precedenza dal Presidente Realacci. Il Sindaco di Castellammare del Golfo non ha tardato a rispondere con toni duri “Quanto affermato da Legambiente è inaccettabile nei contenuti e nei toni usati”(potete leggere la dichiarazione completa del sindaco Coppola qui).
Tra battute e scontri politici, appare chiaro che la sentenza della Corte di Cassazione continua a non essere presa in considerazione, una sentenza storica lasciata quindi nel dimenticatoio.
La scellerata ricerca del denaro può continuare a ledere un diritto come quello del libero accesso al mare? I faraglioni di Scopello, come la tonnara, oggi rappresentano un territorio off limits, solo per pochi, un territorio che i Castellammaresi hanno perso e lasciato ai privati. Un paradiso che da identificativo di un territorio, è diventato location per eventi con un comune denominatore: il lucro.
La vicina Riserva dello Zingaro oggi è gestita dalla Regione Siciliana in maniera eccellente. Si paga un biglietto per accedere ad una riserva del tutto pubblica, il denaro ricavato dai “biglietti” vengono utilizzati per garantire la manutenzione della riserva e per garantire alcuni servizi. Un esempio di gestione virtuosa che potrebbe essere analogamente utilizzata per la gestione della Tonnara.
Il libero accesso al mare rappresenta oggi un segnale di civiltà e di rispetto per una sentenza senza precedenti.