TRAPANI. Il 2 maggio scorso, la squadra mobile di Trapani, deputata alla repressione dei reati contro il patrimonio, ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare delle custodia in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Trapani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di Antonino Zito, classe 54’, pluripregiudicato di Palermo ritenuto responsabile dei reati di rapina, ricettazione e lezioni personali, in concorso con altro soggetto rimasto ancora ignoto.
L’esecuzione delle misure restrittive è il frutto dell’attività d’indagine della polizia, scaturita da una rapina avvenuta nel 2005 preso l’ufficio postale di Nubia Paceco, quando il soggetto indagato, insieme ad un complice ancora ignoto, si era introdotto, armato di pistola all’interno dell’ufficio postale, tenendo su di una mano una busta di colore giallo, destinata a contenere il denaro proveniente dalla rapina.
La reazione del responsabile dell’ufficio postale mandò in fumo i piani dei due rapinatori che, dopo una prima colluttazione, si sono dati alla fuga a bordo di un’auto rubata.
Nell’auto posta sotto sequestro, ritrovata a pochi chilometri dal luogo della rapina, è stata trovata un’arma giocattolo utilizzata dai rapinatori per intimorire il responsabile dell’ufficio postale e la busta gialla.
Dopo i rilievi della Polizie Scientifica all’interno dell’auto e sulla busta gialla ritrovata insieme alla pistola sono riusciti ad individuare dei frammenti di impronta utili ad una successiva comparazione dattiloscopica. Proprio dalle impronte, inserite nella banca dati nel Casellario Nazionale d’Identità, dopo 10 anni, la polizia ha individuato nel sessantenne Antonino Zito il presunto autore della rapina.
La misura cautelare della custodia in carcere a carico di Antonino Zito è stata eseguita presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo dove lo stesso è ristretto per altra causa e dove rimarrà a disposizione del PM Dr. P. Di Sciuva che coordina le indagini.