CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Il comune di Castellammare del Golfo ha affidato l’incarico legale all’Avv. Claudio Calafiore per resistere al ricorso presso il T.A.R. Sicilia sez. Palermo, promosso dai sig.ri Arch. Leonardo Foderà + 21 per l’annullamento previa sospensiva della delibera di G.M. del Comune di Castellammare n.393 del 30/12/2014, “Presa atto e condivisione del progetto di livello esecutivo riguardante l’ accessibilità alla spiaggia demaniale della Tonnara di Scopello”.
All’avvocato Calafiore è stato chiesto di formulare una proposta che, in ossequio all’esigenza dell’amministrazione comunale di contenimento delle spese, derogasse ai minimi tariffari, tenuto conto del valore della controversia. La parcella presentata dal professionista è di €.7.780,28 I.V.A e C.P.A. inclusa (€.2.500,00 I.V.A. e C.P.A. inclusa da versare come acconto per lo studio della controversia e spese iniziali, mentre la restante somma di €. 5.280,28 I.V.A.e C.P.A. inclusa a fine giudizio).
È chiaro che il Sindaco di Castellammare del Golfo non demorde e continua la sua “battaglia” per garantire il libero accesso al mare antistante i faraglioni di Scopello.
Attualmente l’ingresso alla Tonnara di Scopello costa 3€. Il prezzo del biglietto prevede l’ingresso ai locali della Tonnara e quindi anche il bagno nello specchio d’acqua antistante i faraglioni, candidati insieme alla Tonnara a far parte del patrimonio dell’UNESCO. I magazzini che contengono le storiche barche utilizzate dai pescatori spesso sono chiusi, aperti saltuariamente o su richiesta, quindi, non esiste neanche un museo della Tonnara e gli appartamenti dei pescatori oggi vengono affittati ai turisti. Il Sindaco di Castellammare del Golfo, Nicolò Coppola, però spiega che “il Comune di Castellammare oggi non chiede di tornare al passato, noi vogliamo concordare le regole insieme ai proprietari, a noi non interessano i locali della Tonnara ma solo lo specchio d’acqua antistante i faraglioni. – ha spiegato il Sindaco qualche giorno fa a Video Sicilia – Deve essere rispettata anche l’esigenza dei cittadini. Noi siamo stati chiamati dalla Soprintendenza per fare questo. Per questo ci costituiamo in opposizione al ricorso da loro presentato. Noi non vogliamo fare guerra.”
La sentenza della Corte di Cassazione in merito è chiara: la sentenza del 16/02/2001 ha stabilito che “nessuna proprietà privata per nessun motivo può impedire l’accesso al mare alla collettività se la proprietà è l’unica via per raggiungere la spiaggie”. Sul libero accesso al mare si sono espressi in modo favorevole anche il circolo “Metropolis” di Castellammare e il Movimento 5 Stelle.
Il presidente del Consiglio comunale di Castellammare del Golfo, Domenico Bucca, va invece controcorrente e si dissocia dalle parole del Sindaco. “Mi dissocio dalle parole del Sindaco. La mia posizione è quella di gran parte della maggioranza. Non si è mai parlato di espropri ma di una sorta di convenzione con la proprietà per l’accesso alla zona dei magazzini. Non comprendo il perché di questa posizione contro Legambiente, stiamo sprecando denaro – ha spiegato Bucca qualche giorno fa in una nota apparsa sul Giornale di Sicilia – poiché già con le nomine e con le primissime attività abbiamo speso da 10 a 15 mila euro, quanto potremmo indirizzare le cifre su altri settori importanti come la manutenzione delle strade”.
Dalle parole del presidente Bucca, che ricordiamo fa parte della maggioranza in quanto eletto con la lista “Siamo Castellammare” a sostegno proprio del Sindaco Coppola, è chiara una netta spaccatura, condivisa, a quanto pare, da gran parte della maggioranza.