Orizzonti o Confini? Restiamo umani…

Orizzonti o ConfiniALCAMO. Restiamo umani. Proprio con l’adagio con cui concludeva ogni suo articolo il cooperante Vittorio Arrigoni vogliamo iniziare questo pezzo giornalistico. Non è un caso che è stata questa la frase condivisa al termine dell’incontro proposto dall’associazione Politico-Culturale Civica, sull’ attuale questione dei flussi migratori che dal continente africano mira in direzione dell’Europa.

Di certo sono rimaste umane le duecento persone che ad Alcamo, sabato scorso al Centro Congresso Marconi, hanno partecipato all’incontro,  testimoniando il loro interesse verso il tema proposto. E’ rimasto umano anche il rappresentante di Civica, Roberto Viscò, durante il suo intervento introduttivo. Oltre a lui, dello stesso sentire comune è stato il moderatore, Ernesto Di Lorenzo, che ha degnamente svolto il suo compito per tutta la durata dell’incontro. E poi sono rimasti umani i relatori che nel corso dei loro interventi hanno trasmesso tante conoscenze ed esperienze a tutti i presenti in quell’uditorio. Uomini e Donne che da anni, un po’ in via accidentale e un po’ per lavoro, hanno affrontato professionalmente ma soprattutto con tanto cuore la questione della migrazione.

Dall’esperienza della mediatrice, Fathia Soltani, al lavoro del Presidente dell’Associazione Cooperazione Internazionale Sud Sud, Sergio Cipolla, fino ad arrivare alla penna del giornalista Davide Camarrone. Umano anche il contributo di Francesca Corrao, docente di lingua e cultura araba, o l’impegno di Giuseppina Cusenza, assistente sociale referente progetto Sprar, e ancora la professionalità di Sveva Tatangelo istruttore Croce Rossa ed ex direttrice del Cie di Milo. Esperienze diverse a confronto, legate dallo stesso denominatore comune che vede al centro la solidarietà e la pace. C’è poco da aggiungere nel raccontare questa giornata, è stato detto tanto e tanto si continuerà a fare.

E’ vero, però, che frequentemente incontri di questo tipo, nell’opinione pubblica, vengono bollati come passerelle contornate da tante belle parole. Ma quello che spesso viene dimenticato, durante queste considerazioni, è il fatto che proprio queste parole riescono a tramutrare in pensieri le nostre coscienze, traducendo successivamente in azioni concrete ogni singolo momento della nostra vita.

Allora, partendo proprio da questo presupposto, che ben vengano incontri di questo tipo che ci ricordino di rimanere umani, allontanandoci sempre più dall’ incubo della disumanità, guidata dalle tristi leggi universali dell’ egoismo e dell’ indifferenza. Grazie Civica e arrivederci al prossimo appuntamento.

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.