CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Sono stati mandati via dall’aula consiliare i cittadini che, ieri sera, intendevano assistere alla seduta ordinaria del Consiglio Comunale di Castellammare del Golfo.
L’insolito evento è frutto della scelta avallata dalla maggioranza, ad esclusione del capogruppo Laura Ancona e di tutta l’opposizione, durante la conferenza dei capigruppo. Secondo la maggioranza consiliare gli ultimi tre punti all’ordine del giorno andavano affrontati in seduta segreta. Ad influire su questa scelta è stato determinante il voto del Presidente del Consiglio, Mimmo Bucca, che ha abbandonato le consuete vesti di arbitro imparziale del consiglio ed ha optato per una scelta di carattere politico.
Gli argomenti, considerati “Top Secret”, riguardano le ultime vicende legate al settore dei lavori pubblici (che ha visto forti scontri tra dirigenti e organi politici), la trasparenza degli atti amministrativi e la questione dell’accesso pubblico alla Tonnara di Scopello. Problematiche a cui sono appese le sorti e gli interessi di un’intera città, specie per quelle legate ai lavori pubblici.
La scelta operata dal Consiglio Comunale, però, non è stata gradita da diversi cittadini che hanno voluto partecipare ugualmente alla seduta del consiglio comunale, attendendo fino a tarda sera l’arrivo dei tre punti finali all’ordine del giorno.
Al momento della discussione dei punti “segreti” il Presidente del Consiglio Comunale, Mimmo Bucca, ha invitato i presenti ad allontanarsi dall’aula. Alle proteste dei cittadini Bucca ha chiesto alle forze dell’ordine di far sgombrare l’aula.
Una scena impietosa che ha visto i consiglieri d’opposizione (Cruciata, Labita, Fausto, Asaro, Motisi e Norfo) abbandonare l’aula, insieme ai presenti, in segno di protesta nei confronti della scelta operata dal consiglio comunale. Tra questi anche alcuni consiglieri di maggioranza che sono andati via dall’aula.
Abbandono degli scranni che ha fatto venire meno il numero legale e costretto il Presidente del Consiglio ad aggiornare la seduta ad oggi pomeriggio alle ore 18:30.
Per il consigliere Ivano Motisi la responsabilità di scegliere o meno sulla trattazione dei punti in seduta segreta spettava all’intero consiglio comunale. “Ritengo – commenta Motisi – cosi come dichiarato ieri sera in consiglio, che in ordine alla trattazione dei punti in seduta segreta, il Presidente abbia esposto l’intero Consiglio a possibili responsabilità sull’illegittimità della trattazione stessa, in quanto, si è rifiutato di ottemperare al 1° comma dell’art. 182 dell’ O.R.E.L. che prevede la seduta segreta previa approvazione di apposita delibera di consiglio motivata. Del resto continuo a ribadire che la competenza spettava al consiglio e non certamente alla conferenza dei capigruppo”.
Anche Stefano Cruciata del gruppo di Cambiamenti mostra il proprio rammarico per quanto accaduto. “Siamo profondamente amareggiati e delusi – commenta Cruciata – per ciò che è successo ieri sera e per il triste epilogo che hanno avuto i lavori consiliari. Siamo convinti che il diritto della cittadinanza di assistere in forma pubblica e libera a ad una adunanza consiliare debba prescindere da qualsivoglia norma o articolo di legge, a maggior ragione in considerazione del fatto che il nostro regolamento e il nostro statuto comunale non prevedono i casi in cui si possa (o si debba) procedere la seduta a porte chiuse“.
Quello che è accaduto a Castellammare del Golfo sta generando un forte imbarazzo nel mondo politico. Adesso c’è il concreto rischio di far passare un messaggio errato all’intera città.
Di certo, nella serata di ieri, la democrazia non è stata impedita da chi voleva assistere ad un normale consiglio comunale, ma da quegli amministratori che non hanno assunto il compito, prima di tutto etico e morale, di saldare un sano rapporto trasparente e democratico con i cittadini.