Ricostruire il PD alcamese, missione impossibile? 

pdAdesso con le dimissioni del Sindaco Bonventre, il PD dovrà correre per ricostruire un partito allo sbando che non ha saputo capire, gestire e controllare le fasi finali della profonda crisi che aveva colpito il Sindaco e la sua giunta.

Questa ricostruzione, è chiaro, deve passare per un segretario di partito forte e credibile che possa saper aggregare le diverse visioni e anime che convivono all’interno del partito partendo  dalla scelta di nomi nuovi. Ovviamente se si vorrà arrivare competitivo alle prossime elezioni.

Per fare tutto questo ci vorranno nuove idee e fare scelte coraggiose, tenendo anche conto del fatto che, il  nuovo segretario sarà sicuramente il bersaglio preferito da tutti quei gruppi politici e movimenti che avranno ambizioni di governo nella Città di Alcamo, e se gli altri avranno un percorso tutto in pianura, il PD avrà un percorso tutto in salita. Insomma ci vuole un Uomo forte al comando che non vada in crisi alle prime bordate che arriveranno.

Da qui sorge spontanea una domanda: chi si vorrà prendere la patata bollente in mano?

A questo punto la palla passa al Dr. Massimo Ferrara a cui non resta che fissare al più presto la data del congresso per far eleggere il segretario del partito perché da qui, parte la ricostruzione, e non si può più aspettare questo non è più il momento di navigare a vista così come si è fatto in questi ultimi mesi quando, ad un certo punto, non si è più neanche capito chi facesse parte del gruppo consiliare del PD in consiglio comunale.

Nel frattempo un’altra riflessione andrebbe fatta dai dirigenti locali del PD sull’interesse che hanno suscitato queste dimissioni all’interno del partito a livello provinciale e regionale. Ad oggi sembra che non sia accaduto nulla ad Alcamo almeno dai commenti che non sono arrivati dai vari esponenti politici e dai vertici del partito.

Eppure Alcamo sembrava essere il centro del mondo all’interno del PD fino a poco tempo fa.

Ma questa è un’altra storia: tutta da raccontare.

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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.