E’ successo ieri nell’esedra del luglio musicale trapanese. Dovevano esibirsi i ragazzi dell’oratorio salesiano per un saggio di danza, ma il Teatro era stato concesso senza autorizzazioni
Non hanno fatto una gran bella figura amministrazione comunale e Luglio musicale dinanzi ad un teatro colmo e dove ieri sera dovevano esibirsi in un saggio di danza i giovanissimi dell’oratorio salesiano. Una messa in scena provata da settimane, e però nessuno degli organizzatori e sopratutto il Luglio Musicale che ha messo a disposizione il teatro Di Stefano, l’esedra della Villa Margherita, avevano pensato a chiedere le dovute autorizzazioni. E così mentre tantissimi genitori e famiglie fremevano in platea in attesa della esibizione dei loro giovanissimi beniamini, e dietro le quinte si svolgevano le ultime prove prima di salire in palcoscenico, sono arrivati agenti della polizia municipale e della Polizia per non far alzare il sipario. Ovviamente è scattata la protesta del pubblico, mentre gli agenti dicevano che lo spettacolo non poteva svolgersi per “un allerta meteo”. La qualcosa non ha placato le proteste perchè non c’è voluto molto a capire che quella era soltanto una scusa, e così piano piano è venuta fuori l’incredibile verità e cioè l’assenza di autorizzazioni, quelle necessarie per gli spettacoli. Nessuna ragioine ha tenuto e gli agenti delle forze dell’ordine sono state giustamente irremovibili, spettacolo cancellato. Questa mattina il luglio musicale ha diffuso un documento: “Il Luglio Musicale ha pagato un grande prezzo per essere stato scrupoloso nell’osservare le regole a differenza da tanti abusivi che vengono lasciati violare la legge indisturbati.Discoreche abusive, locali abusivi imperversano godendo di una odiosa tolleranza mentre chi, come il Luglio, rispetta sempre le regole non ha diritto alla tempestività e al buonsenso che la pubblica amministrazione deve agli onesti. Oggi il Luglio è stato sottoposto ad un linciaggio barbaro mentre sul banco degli imputati avrebbero dovuto esserci altri che non hanno fatto il loro dovere con diligenza e competenza, Anche il comodo addossare responsabilità ed esporre chi non aveva colpa alla rabbia della folla è un segno di questi tempi in cui la dignità umana è una chimera e la gratitudine un miraggio”. Parole che sicuramente innescheranno nuove polemiche, in giornate così calde ai fuochi veri si aggiungono i focolai delle polemiche più roventi. Ma siamo sicuri, nessun amministratore pubblico pagherà per l’inerzia, il prezzo di questa cattiva gestione ricadrà, come è già ricaduto, sui cittadini.