Il sindaco: “Riavviato il confronto con gli Enti coinvolti. Spingiamo per la ripresa. La prossima settimana un’altra riunione in assessorato”.
Valutare la possibilità di ripresa dei lavori al porto, fermi dal 2010, e i problemi legati ai danni causati dalle mareggiate e dall’abbandono del cantiere. Questo l’argomento dell’incontro tenutosi nella sala giunta del Comune «Sono contento di aver raccolto la disponibilità delle parti riunitesi nella sala giunta di questo Comune. Ci incontreremo nuovamente la prossima settimana, all’assessorato regionale -afferma il sindaco Nicolò Coppola- . Il Comune di Castellammare, l’ente che ha maggiormente a cuore la ripresa dei lavori del porto,ha finalmente riavviato il percorso di confronto con tutti gli attori coinvolti nei lavori fermi da troppo tempo. Siamo soddisfatti di essere rientrati nel circuito poiché spingeremo per una velocissima ripresa e completamento dei lavori». Presenti i legalirappresentanti dell’impresa Coveco ed il consulente, l’ingegnere Giordano, il responsabile unico del procedimento, Giovanni Indelicato, dirigente del Genio Civile di Trapani, il direttore dei lavori Carla Macaione, il supporto al rup, Gaspare Mollica. Alla riunione hanno partecipato il sindaco Nicolò Coppola, l’assessore ai Lavori Pubblici Antonino Marchese e l’ingegnere Simone Cusumano dirigente del settore Lavori Pubblici dell’ufficio tecnico.L’ingegnere Macaione ha illustrato la perizia redatta che prevede, per il completamento delle opere, una somma di circa un milione e settecentomila euro che dovrebbe essere coperta da un intervento finanziariodell’assessorato regionale alle Infrastrutture- spiega il sindaco Nicolò Coppola-. In mancanza di fondi l’alternativa prospettata è quella di mettere in sicurezza le opere realizzate che rischiano di essere definitivamente compromesse. Nel corso dell’incontro previsto la prossima settimana dovremmo già avere qualche risposta in tal senso». I lavori di messa in sicurezza del porto sono stati finanziati per un importo di oltre ventiquattro milioni di euro. Nel 2010 i lavori sono stati fermati per il sequestro del cantiere per l’ipotesi di reato di utilizzo di cemento impoverito. Nel 2013 il cantiere è stato dissequestrato ma i lavori non sono mai ripresi e rimangono circa 7 milioni di euro di opere da realizzare. «Per i lavori di completamento del porto, quelli riguardanti il secondo stralcio, invece, dopo un incontro tenutosi alla Regione, l’inizio dei lavori -afferma il sindaco Nicolò Coppola- è stato previsto a settembre ». I lavori del secondo stralcio, finanziati con quindici milioni e cinquecentomila euro, saranno effettuati dalle ditte Sics e Cfc Costruzioni di Messina.