ALCAMO. Il movimento politico Abc-Alcamo Bene Comune ha accolto con soddisfazione l’adesione del Comune di Alcamo alla proposta di legge regionale di iniziativa popolare sull’integrazione al reddito contro la povertà assoluta. La legge ha il fine di attivare servizi di sostegno al reddito, per quei cittadini che, contando solo sulle proprie risorse economiche,non riescono a procurarsi mensilmente beni e servizi essenziali.
Da sempre attenta al potenziamento e alla modernizzazione dei servizi di welfare locale, già tre anni fa ABC aveva avviato una campagna di raccolta firme per una proposta di legge nazionale di iniziativa popolare volta a tradurre in legge l’istituto del Reddito Minimo Garantito: una misura di garanzia del reddito indicata, dalla direttiva 92/411 della Commissione Europea, quale strumento indispensabile cui ricorrere per colmare le distanze socio-economiche all’interno delle rispettive comunità nazionali. In questo caso, il servizio – oltre ad essere indirizzato a un’utenza in estrema condizione di precarietà materiale – si rivolge anche ai soggetti con percorsi di vita difficili, come i giovani in attesa di prima occupazione, i disoccupati, etc. Si tratta, in concreto, di una misura di redistribuzione della ricchezza, volta all’erogazione di un reddito di valore unico individuale nei confronti di ciascun cittadino, indipendentemente dal suo patrimonio; tale reddito è finalizzato a soddisfare i bisogni di base (mangiare, avere una casa, vestirsi e acquisire determinati beni culturali). Il risultato è stato più che soddisfacente, sia a livello comunale che a livello nazionale, superando le 50.000 firme necessarie per la proposta.