ALCAMO. Nonostante l’ora, è da poco passata la mezzanotte, e gli incessanti soccorsi degli organi preposti la montagna di Alcamo continua a bruciare. Uno scenario triste che si ripete dopo i fatti del 29 settembre 2013 che videro scomparire numerosi metri quadri di vegetazione tra le fiamme.
A bruciare ancora è il lato sud mentre durante la notte le operazioni di intervento si fanno via via sempre più difficili e complesse.
Il pensiero va ai tanti e vili attentati che nei mesi estivi si consumano in tutta l’isola nelle montagne che puntualmente vengono devastate e rase al suolo. Non mancano i messaggi di rabbia e denuncia di numerose forze politiche e personalità influenti ma come al solito si parla del problema quando ormai è troppo tardi e solo dopo che la situazione è diventata emergenza o post-tragedia annunciata.
Lascia pensare, invece, l’attenzione e l’affetto dei tanti volontari che nel corso dei mesi scorsi hanno incessantemente tenuto sottocontrollo le vie, le diverse angolazioni di Monte Bonifato per puro spirito di salvaguardia di un bene comune dei cittadini, che dovrebbe riguardare anche le istituzioni.