Giuseppe Sanfilippo, segretario provinciale del Prc trapanese prende carta e penna e scrive…
Il governatore Rosario Crocetta? “E’ un capro espiatorio”. La pensa così Giuseppe Sanfilippo, segretario provinciale di Rifondazione Comunista trapanese che ha preso carta e penna e scritto una lettera aperta al Pd. Crocetta potrà essere pure un capro espiatorio di un Pd, di una parte del Pd, che non vede l’ora di liquidare con Crocetta anche quel “cerchio magico” che lo accompagna, potrà essere pure il capo espiatorio di un’altra parte del Pd che vuol togliere di mezzo il governatore siciliano obbedendo a diktat romani, ma è anche vero che Crocetta fino ad oggi non è stato quel “sindaco di Gela” come la politica lo ha conosciuto tantissimi anni addietro.
Non c’è dubbio che l’uscita di scena dell’assessore Lucia Borsellino è un colpo duro contro il presidente Crocetta. La Borsellino era nel Governo siciliano l’espressione più alta della lotta al malaffare mafioso dentro la pubblica amministrazione, ma la Borsellino ha lasciato Crocetta accusandolo di “tradimento”. La Borsellino non è stata l’unica a girare le spalle al presidente proprio sul tema della lotta alla mafia dei “colletti bianchi”. Mesi addietro fu il segretario provinciale del Pd di Palermo, Carmelo Miceli, a rimproverare il governatore, “non si può predicare bene un giorno contro la mafia e il giorno dopo tagliare i fondi alle associazioni che si occupano di lotta alla mafia”.
Oggi un altro segretario provinciale di partito, Sanfilippo numero uno di Rifondazione comunista trapanese, scrive al Pd, seguendo un’antica usanza, “parlo a te nuora perchè suocera intenda”, parla al Pd perchè Crocetta intenda bene il malumore che cova in diverse parti della società siciliana. Insomma per Sanfilippo le posizioni critiche del Pd verso Crocetta non assolvono il partito dalle proprie responsabilità che difficilmente, sostiene Sanfilippo, “può pensare di uscirne pulito e a testa alta con la solita arroganza”; e su Crocetta, “responsabile della crisi morale ed istituzionale che lo vede coinvolto”. Per il segretario del Prc trapanese però le diffidenze del Pd verso Crocetta sono sorti da quando il Governatore “ha iniziato a toccare certi interessi economici, da quando ha abolito le province, da quando ha “contrastato” Genovese e Papania…Crisafulli e Rinaldi…( tutti appartenenti a quella sinistra nemica del popolo!..quella sinistra che non ha nulla da spartire col Prc o coi compagni de i Comunisti italiani), da quando ha determinato la chiusura di tanti enti inutili”. Crocetta ha colpe ma anche il Pd per Sanfilippo non ne ha certo di meno: per ” il cinico ed irresponsabile silenzio nei confronti, di più di 8.000 famiglie della formazione professionale, del muos, delle trivelle dell’aereoporto di birgi”. Per cui per Sanfilippo nessuno nel Pd può protestare più di altri, “troppo facile adesso fare i cecchini”.
E su Crocetta, “non e’ giusto che tu sia il capro espiatorio..ti hanno giocato..ti sei fatto giocare..dovevi ancora studiare molto sui rivoluzionari..rivoluzionario non lo si diventa..bisogna nascere rivoluzionario, hai perso un occasione storica! Avevi iniziato, come ebbi a dirti…in un modo “guevariano” colpendo alcuni intoccabili della politica siciliana! Avevi iniziato a voler ripulire quell’elefantiaca burocrazia siciliana e tutti i suoi fetidi meandri!…ma accerchiato da una potente task force composta da Confindustria e da quella politica dove da sempre trova facile accoglienza la più becera massoneria e quell’onnipresente mafia dai colletti bianchi…hai ceduto!…hai avuto paura! e sei andato in tilt!…forse anche un po’ di presunzione non ti ha permesso di ascoltare chi aveva a cuore non i soli interessi personali… sei stato debole, impreparato, sicuramente tradito…
bastava compagno Rosario, come ebbi a suggerirti , che avessi assecondato i bisogni di quel popolo siciliano da sempre martoriato e vessato!..da sempre umiliato e ricattato da una classe politica incapace e affarista!… quel popolo siciliano che in te vedeva “la svolta!” ti sarebbe stato vicino…e con un popolo unito…non c’è task force alcuna che tenga!”. Sanfilippo individua nel Pd il proprio avversario, tenta di vestire gli abiti di Davide per mettersi contro Golia. E a Crocetta offre la garanzia di “non gioire e non infierire, noi comunisti veri, l’avversario lo combattiamo quando è in sella, senza livore..ti auguro un futuro migliore”.