CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Anche dopo la sospensiva pronunciata dal Tar il gruppo CastellammareSi difende la propria iniziativa sul libero accesso al mare di Scopello.
“A noi piace fare una politica concreta e soprattutto semplice, semplice come le ricette semplici perché in quello che facciamo mettiamo solo 2 ingredienti: l’amore incondizionato per la nostra terra e lo studio approfondito delle materie di cui (da componenti della minoranza consiliare) stimoliamo l’amministrazione comunale a intraprendere determinate iniziative. Nella vicenda del libero accesso al mare di Scopello – spiega il consigliere Giacomo Asaro – l’amore per la nostra terra ci porta a dire che nel passato e per tantissimo tempo vi è stato un libero accesso al mare in quei luoghi e tale pratica non ha certo portato alla distruzione di quel luogo per come oggi tutti possono notare. Questo non lo abbiamo letto da libri o da articoli di giornale o da una ricerca su internet, questo lo sappiamo perché siamo gente nata in quei luoghi e che ha impressa nella propria memoria tanti attimi di vita quotidiana vissuta in quei posti. Mai avremmo fatto un’iniziativa che avrebbe portato alla distruzione di un luogo meraviglioso come i Faraglioni di Scopello e il mare antistante. Noi abbiamo quell’orgoglio e quella sicurezza (non presunzione) che ci porta a dire che non prendiamo lezioni sull’ambiente da nessuno quando si parla della nostra terra. E passiamo all’altro ingrediente della nostra politica: lo studio approfondito delle materie che ci porta a preparare interrogazioni, interpellanze, mozioni. In merito vogliamo citare quanto enunciato dalla Suprema Corte di Cassazione che con sentenza del 16/02/2001 ha affermato che “nessuna proprietà privata e per nessun motivo può impedire l’accesso al mare alla collettività se la proprietà stessa è l’unica via per raggiungere una determinata spiaggia”. Questo principio fissato dalla Suprema Corte ci sembra abbastanza chiaro al punto che non ci sembra necessario aggiungere altro.. anzi un’ultima cosa la vogliamo aggiungere: la civiltà e il rispetto dei luoghi non si comprano facendo pagare un ticket. L’ accesso contingentato (massimo 200 persone alla volta) predisposto dal Comune rappresenta la via giusta da percorrere e se il Comune riesce ed è riuscito a garantire (senza tasse e contributi specifici ma solo con il gettito generale delle imposte pagate dalla collettività ) servizi quali bagni, salvataggio e pulizia dei luoghi allora ben venga l’accesso al mare libero e gratis. Il nostro gruppo – conclude – continuerà a difendere le proprie ragioni perché crede in quello che dice, perché mette sempre cuore e passione in quello che fa e perché la propria iniziativa è e rimarrà cristallina come il bellissimo mare di Scopello.“