Parrocchie in festa per la rotazione dei parroci, dalla curia degli scandali a quella degli esempi

Mons. FragnelliLa comunità pastorale di Trapani ha stabilito una rotazione dei parroci per coinvolgere tutti nella cura e nei prossimi giorni saranno effettuate le cerimonie di ingresso di ogni parroco nella nuova parrocchia di appartenenza.

Tutte le celebrazioni di ingresso saranno presiedute dal vescovo Pietro Maria Fragnelli. Sabato 12 sarà la volta di don Giovanni Mucaria che entrerà nella chiesa di San Silvestro Papa a Calatafimi-Segesta. La celebrazione eucaristica avverrà alle 19 presso tale chiesa Madre.

Giorno 19 toccherà invece alla parrocchia di “San Giuseppe”, nella frazione di Palma, che alle 19 celebrerà il nuovo parroco don Antonino Vilardi.

Domenica 20 Settembre alle ore 19.00 si terrà l’ingresso del nuovo parroco della Chiesa Madre “Maria Santissima Assunta” di Alcamo, don Leonardo Giordano.

Giovedì 23 settembre alle ore 18.00 l’ingresso del parroco della parrocchia “Santissimo Salvatore” a Fontanelle-sud, Trapani. Si tratta di don Maurizio Piacentino che celebra nello stesso giorno anche il ventesimo anniversario di ordinazione presbiterale.

Sabato 26 settembre alle ore 18.30 si terrà l’ingresso del parroco don Franco Giuffrè presso la parrocchia “Maria Santissima della Purità” a San Marco ( Valderice).

Infine, l’11 Ottobre alle ore 18.00 si terrà l’ingresso del nuovo parroco della parrocchia-santuario “Maria Santissima di Custonaci” a Custonaci, don Antonino Marrone.

Le motivazioni di tale rotazione erano state spiegate direttamente da Frangelli durante la festa della Madonna di Trapani: “Anche quest’anno metto sotto lo sguardo materno di Maria, Madonna di Trapani, il sì che ho chiesto a numerosi confratelli sacerdoti, invitandoli a lasciare il proprio impegno pastorale per assumere un nuovo incarico”, ha detto il vescovo, richiamando i criteri con cui si è proceduto ai cambiamenti e cioè: il legame tra i presbiteri e laici, la maturazione dei presbiteri, la priorità della famiglia. Un’occasione per richiamare con semplicità e chiarezza il senso del servizio ecclesiale.

“A cinquant’anni dalla chiusura del Concilio – ha spiegato mons. Fragnelli – avvertiamo tutti l’urgenza di riprendere gli insegnamenti sulla vita e la missione dei presbiteri. Vivendo in questo mondo, essi ne portano anche tutte le fragilità. Dobbiamo crescere nella consapevolezza che il meglio di noi non lo diamo e non lo riceviamo se non quando camminiamo insieme. Ogni parroco si impegni a coinvolgere tutti, a chiedere ai fratelli laici dei servizi e non a concedere dei privilegi. Non ci sono incarichi a vita. La rotazione è garanzia di un buono spirito di servizio. Niente deleghe in bianco, niente esclusioni di principio. Le parrocchie non sono “giardini chiusi” di cui uno solo ha la chiave – ha continuato il vescovo – sono oasi aperte, famiglia di famiglie, chiamate ad interagire nel territorio, per accogliere e sostenere il popolo cristiano in cammino.

“Dobbiamo resistere alle tre P del tentatore (il profitto, il prodigio fine a se stesso e il potere) reagendo con altre 3 “P”: quelle della Parola, del Progetto, della Protesta – ha continuato Fragnelli, citando don Tonino Bello.

In una curia tormentata da scandali e dicerie che hanno portato a processi, dibattimenti, questioni non ancora del tutto risolte, pare che l’attuale vescovo voglia rimettere in piedi una comunità che spinge verso la Parola di Dio piuttosto che star dietro ad affari ed economia dando il buon esempio della mancanza di attaccamento alle cose materiali attraverso questa fortemente simbolica rotazione dei parroci.

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