La notizia, anche apparsa sulle nostre pagine, di un decreto firmato dall’Assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità Siciliana, con il quale si è deciso di destinare la nave romana (rinvenuta 15 anni fa a Marausa) alla città di Marsala, dove sarà custodita ed esposta al pubblico al Museo Archeologico Lilibeo di Baglio Anselmi, ha scatenato polemiche in quel di Trapani, infatti in un comunicato molto duro il Movimento Cives, ha espresso rabbia e delusione, ma proposto una soluzione per far si che in futuro non ci siano altri “scippi” del genere.
“In una città bagnata dai due mari, che ha tra le sue maggiori ricchezze ed economie la marineria e la pesca, a nostro avviso appare assurdo che non si abbia un vero e proprio Museo del Mare, che possa accogliere una nave che rappresenta una grande ricchezza dal punto di vista storico, culturale, turistico ed economico, oltre alle centinaia di anfore e orpelli di vario tipo ritrovati nei nostri mari.
Il Movimento pone le seguenti domande: Che intenzione ha questa amministrazione cittadina? Cosa ha fatto la precedente amministrazione Fazio? Cosa ne pensano i deputati regionali della città di Trapani?
È mai possibile che in tutta la città l’amministrazione non sia in grado di trovare una soluzione, affinché questo meraviglioso ritrovamento possa essere musealizzato a Trapani?
Siamo dell’idea che bisogna gridare allo scandalo e saremo vicini a qualsiasi iniziativa volta a bloccare questo ennesimo scippo/scempio.
Ci rendiamo disponibili a ricercare anche privati per finanziare la realizzazione di un “nuovo” Museo del Mare”.