Grandi manovre al Palazzo della Regione, Crocetta potrà contare su un patto per le riforme, e non solo, per proseguire questo tortuoso cammino al Governo Regionale. Gli artefici di questo passo spiegano che era nelle cose, visto il quadro politico nazionale che li vede uniti al Governo e infine per dare nuova linfa all’azione politica del Governo Regionale. I punti cardinali dell’accordo sono: “Risanamento finanziario, gestione della spesa comunitaria, riforma della burocrazia e semplificazione amministrativa, politiche sociali e welfare, servizi pubblici locali”.
Ai molti contenti di questa unione, naturalmente, fanno coro contrario coloro che vedono in questa solo un inciucio che non porterà giovamento, ma solo un ritorno alle manovre per spartirsi il potere. Infine ci sono anche quelli che vedono in essa un controsenso politico: che hanno a che spartire il PD (Centrosinistra) con NCD-UCD (hanno fatto parte di Governi di Centrodestra)? Si vuole coprire con la scusa delle riforme un attaccamento alle poltrone? Allora se c’è anomalia c’è anche a livello nazionale? Forse la già movimentata politica regionale ha voluto adeguarsi a quella, ancor più “allegra”, del livello nazionale.