ALCAMO. Il partito democratico, nella persona di Massimo Ferrara, esprime la propria opinione in merito alla questione bilancio del comune di Alcamo. Dal Pd arriva l’apprezzamento per la chiarezza di Arnone, il cui limite è stato solo il ritardo nel far sapere le proprie intenzioni. Il comunicato lascia trapelare tutta l’intenzione del pd di fare una scelta politica e probabilmente strategica di non porsi in contrasto con Arnone ma di votare favorevolmente l’aumento delle imposte. Con questa presa di posizione il partito ha dato la propria disponibilità a votare lo strumento finanziario entro il 30 settembre, al fine di scongiurare ipotesi peggiori per i consiglieri e perle casse del comune. A vedersi aumentate le bollette di Imu e Tasi saranno dunque i cittadini alcamesi con il benestare della politica.
“Il PD non intende penalizzare i servizi primari e soprattutto la parte più debole della comunità. Inoltre sottolinea la necessità di introdurre alcuni correttivi che rivendichino il principio sancito dall’art. 53 della costituzione sulla progressività delle imposte e sulla capacità a contribuire del singolo cittadino. Pertanto propone di modificare la proposta dell’amministrazione come di seguito riportato:
Confermare l’Imu sulla seconda casa al 10,60 %o;
Ridurre l’imu sulle attività produttive al 9,60 %o;
Eliminare la TASI sulla seconda casa ed immobili vari;
Strutturare la TASI su scaglioni di valore imponibile TASI con l’ipotesi così strutturata:
Valore da € 0 a € 50.000,00 TASI 1 % (-0,5%)
Valore da € 50.000,01 a 100.000,00 TASI 2 %
Valore oltre 100.000,01 TASI 2,5 %
Tale proposta dovrebbe consentire di riequilibrare il Bilancio già presentato con l’aupicio di poter, in considerazione che sono passati quasi 2 mesi, ridurre sensibilmente tutte le spese che in prospettiva annuale secondo i principi di prudenza contabile erano state sopravvalutate” spiega tecnicamente Massimo Ferrara.
“Invitiamo l’amministrazione ad impegnarsi sin da adesso a riprendere il percorso di un pieno e razionale utilizzo del personale interno al comune in maniera da ridurre la spesa e si possa addivenire sin dal 2016 ad una diminuzione delle imposte comunali e contemporaneamente valorizzare al meglio le risorse umane (anche attraverso processi di riconversione o formazione professionale) presenti in pianta organica.
Avviando altresì un processo di riorganizzazione di tutte le attività comunali, riducendo la spesa e rendendo gli stessi servizi offerti economicamente più vantaggiosi cominciando in maniera particolare da quello della raccolta differenziata” spiegano dal Pd.
Infine, i democratici invitano tutti gli altri consiglieri ad un leale confronto per trovare soluzioni condivise da tutti.