In poco più di 24 ore i carabinieri mettono a segno tre arresti
Munito di martello cercava forse di portare via una cassaforte o qualcos’altro di simile dal Municipio di Vita. Ma quei colpi di martello in piena notte venivano uditi anche all’esterno del palazzo municipale, e la sfortuna del maldestro malfattore è stata quella che a sentire quei forti rumori è stato il maresciallo Sebastiano Ferrarello, comandante della stazione dei carabinieri del centro belicino. Ha così interrotto la sua passeggiata, e sebbene libero dal servizio non ha esitato a scavalcare la recinzione del Municipio mentre chiedeva rinforzo ai propri militari subito sopraggiunti. Hanno trovato la porta del Comune forzata e non hanno perso tempo a rintracciare l’autore di quel tanto fracasso.
L’uomo ha tentato una fuga, ha cercato riparo sul tetto di una chiesa adiacente al Municipio ma il finale di questa storia per lui era già segnato. E’ stato bloccato e arrestato. Il fermato è Giuseppe Vattiata, 32 anni, di Vita, per lui l’accusa è quella di tentato furto aggravato e danneggiamento. Il gip del Tribunale di Marsala ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Vita. I carabinieri hanno compiuto altri due arresti. Ad Alcamo hanno messo fine alla folle corsa in auto di un uomo. Pietro Amato di 41 anni. Guidava un’auto senza assicurazione ed è andato su tutte le furie quando i carabinieri hanno cercato di sottoporlo all’alcol test. Arrestato, oggi ha avuto imposto l’obbligo di firma dal gip del Tribunale di Trapani. A Trapani invece è finito in carcere Fabio Messina, 34 anni, arrestato per evasione dagli arresti domiciliari, cui era sottoposto per una tentata rapina ad un ristorante.