Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per l’inaugurazione dell’anno scolastico ha scelto una scuola cambiando la tradizionale convocazione al Quirinale. Un presidente che continua a dimostrare con i fatti di voler essere soprattutto un presidente che sta fuori dal palazzo. L’appuntamento è per lunedì prossimo, 28 settembre, la scuola scelta per aprire l’anno scolastico è la “Davide Sannino”, un istituto superiore di Ponticelli (Napoli). Terra difficile dove più di altri luoghi la lotta alle mafie deve diventare impegno culturale. Il presidente Mattarella assieme al ministro dell’Istruzione Stefani Giannini da Napoli quindi rivolgeranno a studenti e docenti il loro messaggio di augurio per lo svolgimento del nuovo anno scolastico. E saranno diverse le scuole italiane invitate. Tra queste il presidente Mattarella ha scelto l’istituto, “Piersanti. Mattarella – Danilo Dolci” di Castellammare del Golfo, a segnare ulteriormente il suo legame con questa città trapanese. Qui la sua famiglia ha le proprie origini, nel cimitero di Castellammare riposano le spoglie del padre, il famoso ministro Bernardo Mattarella, il fratello, Piersanti, ucciso negli anni 80 dalla mafia quando era presidente della regione Siciliana, e la moglie dell’attuale Capo dello Stato. La delegazione della scuola sarà guidata dalla dirigente prof. Loana Giacalone. “Saremo – dice – orgogliosi di partecipare ad un evento tanto significativo, un’occasione, quella dell’inaugurazione del nuovo anno scolastico, per dimostrare, laddove fosse necessario, che la scuola, ogni scuola, è una componente di una comunità allargata ispirata ad ideali ed intenti che devono essere comuni e condivisi. Le parole del nostro presidente, Sergio Mattarella, che ringraziamo sentitamente per l’invito rivoltoci, presidente di tutti noi, ma siciliano, castellammarese per provenienza familiare, renderanno ancora più significativo e pregnante, l’avvio di un anno scolastico che si profila, sullo scorcio di una riforma del sistema scolastico al suo debutto, denso di attivitá formative sempre più vicine e in sintonia con gli obiettivi di Lisbona 2020 e ci daranno senz’altro il senso di un cammino condiviso”. Sulla prima rete della Rai, il prossimo 28 settembre, sarà possibile seguire in diretta la cerimonia.