ALCAMO. I consiglieri comunali Giuseppe Stabile, Antonio Fundarò, Gaspare Coppola e Marianna Vario rispondono come Sicilia Democratica a quanto detto da Abc qualche giorno fa circa le proposte di far risparmiare il comune di Alcamo.
La critica rivolta ad Abc, pur senza nominare il gruppo politico, è la seguente: “La proposta avanzata da quel gruppo, molto tardiva rispetto a quella portata avanti da Sicilia Democratica è, con molta certezza, solo appannaggio della imminente campagna elettorale e non già della reale volontà di stoppare un uso scorretto delle risorse pubbliche finalizzate al funzionamento reale degli organi politici elettivi. Sicilia Democratica, fa presente che, nonostante il Gruppo si sia, da tre anni, posto il problema della riduzione dei costi della politica, inspiegabilmente, le tante proposte, reiterate negli anni e con il passare dei mesi, non sono giunte all’aula consiliare per essere trattate e, davvero, incidere sul funzionamento degli organi rappresentativi della democrazia partecipata.”
Il 7 settembre Sicilia Democratica avrebbe inviato un sollecito per ottenere informazioni circa quanto richiesto precedentemente, ma dopo la richiesta di Abc ha deciso di uscire allo scoperto per fare presente che la battaglia non è solo dei consiglieri di Alcamo Bene Comune ma anche loro.
Il sollecito è stato inviato a Sindaco, Presidente del consiglio comunale, Assessore all’Economia e nel tempo anche a Segretario Generale e altri alti funzionari del Comune. Niente di nuovo, a dire di Sicilia Democratica, in quanto richiesto da Abc, poichè le richieste di modifica dei regolamenti e riduzione dei costi sono pervenute dal loro schieramento sin dall’inizio dell’attività.
“La posizione mediatica di taluni gruppi politici, alla vigilia delle elezioni, non suffragata da alcun atto, negli anni, che denotasse interesse al tema, non interessa alla politica e fa riflettere i cittadini. Sicilia Democratica nell’annunciare che ribadirà, anche in sede consiliare, la necessità che vengano evase e trattate in aula, le modifiche regolamentari solo nell’ordine di loro effettiva presentazione e solo se si ravvisasse in esse una effettiva volontà di cambiare lo stato delle cose, invita il presidente del Consiglio Comunale a porre, immediatamente, il punto in questione, all’ordine del giorno, garantendo, al contempo, che siano rispettate le previsioni normative e regolamentare sulla trattazione delle proposte che incidono sullo stesso strumento di autoregolamentazione” concludono da Sicilia Democratica.
Superfluo chiedersi come mai non ci sia accordo o alleanza per votare congiuntamente una proposta che a quanto sembrerebbe accomuna gli animi di diversi partiti o movimenti.