ALCAMO. Mentre il Pd plaude al voto positivo dato all’aumento di Imu e Tasi, ieri in consiglio comunale, c’è chi di questo voto rimane fermamente indoddisfatto.
Abc, come già aveva dichiarato, ha votato contrario alla proposta del commissario straordinario e ha emanato oggi un comunicato che tende a segnare una linea di demarcazione ben precisa che guarda già alle prossime elezioni comunali, che si svolgeranno nella primavera 2016:
“Ieri, 29 Settembre, il Consiglio Comunale ha approvato l’aumento delle aliquote IMU e TASI per l’anno 2015 su proposta di delibera del Commissario Giovanni Arnone. Il provvedimento, finalizzato a risanare i conti del Comune in vista dell’approvazione del bilancio, è stato approvato con una maggioranza piuttosto risicata.
Hanno votato a favore 13 consiglieri: Longo, Vario, Longo, Vario, Pipitone, Stabile, Di Bona, Fundarò, Sciacca, Rimi, Scibilia, Caldarella Ignazio, Campisi, Dara F., Castrogiovanni. Hanno votato contro i rappresentanti di ABC Lombardo e Ruisi, insieme ai consiglieri Allegro, D’Angelo, Intravaia, Raneri, Caldarella G. e Vesco.
Coppola si è astenuto, il gruppo dell’UCD, composto dai consiglieri Trovato, Nicolosi e Ferrarella, è uscito dall’aula “per protesta”, alcuni altri consiglieri si sono allontanati “strategicamente” al momento del voto. Unico risultato: agevolare, di fatto, l’approvazione del provvedimento. Malgrado l’evidente imbarazzo calato sull’aula consiliare al momento di votare per l’aumento delle aliquote, una cosa è certa: la maggioranza dei consiglieri non ha esitato ad approvare l’ennesimo aumento delle tasse, che a breve colpirà i già tartassati cittadini alcamesi.
Eppure, solo il giorno prima, lo stesso Consiglio comunale non aveva ritenuto opportuno votare a favore di un provvedimento, proposto da ABC, che proponeva di legare l’attribuzione dei gettoni di presenza degli stessi consiglieri al lavoro effettivamente svolto. Insomma, come nella migliore tradizione, la politica aumenta le tasse ai cittadini e però si rifiuta di regolamentare in maniera stringente le sue spese.
A completare il quadro, c’è chi addirittura “esprime soddisfazione e contemporaneamente ringrazia” per l’ennesimo incremento dell’imposizione fiscale, dimenticando di essere, se non artefice, quanto meno complice della devastazione in cui versano le casse comunali: decenni di gestione “allegra” e scelte (clientelari?) scellerate ora ricadono sulle spalle dei cittadini. Ci auguriamo che gli elettori se ne ricordino la prossima primavera.”