“Sono un tecnico non un politico e lascio la poltrona”

damiano licata e aiutoDimissioni dalla Giunta del sindaco Damiano, esce da Palazzo D’Alì l’assessore Giorgio Aiuto

Il sindaco Damiano a pochi minuti dal voto del Consiglio comunale che gli ha consegnato “fiducia”, o almeno la maggioranza dei consiglieri , quindici, è stata dalla parte della sfiducia, ma tecnicamente sono mancati i 20 voti necessari al quorum, ha dichiarato, anzi a ri-dichiarato, che il futuro dell’amministrazione veniva messo in mano alla politica. Damiano intende fare, così pare, anzi…così è se vi pare, una Giunta si del sindaco ma con nomi proposti dai partiti politici. A una settimana da quel voto la Giunta Damiano resta identica a quella che c’era, solo un assessore ha dichiarato e presentato le sue dimissioni. Lascia l’assessore più importante del momento, e cioè quello che doveva scrivere il bilancio preventivo 2015 che deve andare presto in aula. Si è dimesso l’assessore Giorgio Aiuto e lo ha fatto con una lettera che passo passo ha spiegato le ragioni. Nessun distinguo dal sindaco, ma solo una sottolineatura: considerato che il primo cittadino ha aperto alla politica, considerato che lui, l’assessore Aiuto, era stato scelto da tecnico, non volendo nulla a che fare con i partiti, ma soltanto per via della sua natura tecnica, lascia la poltrona. Arrivederci, ringraziamenti e saluti…”in punta di piedi” scrive l’ex assessore che in “punta di piedi” aveva accettato a suo tempo l’incarico assessoriale.

Nessuna rottura con il sindaco Damiano, disponibilità a esporre al successore ciò che da assessore aveva fatto e avrebbe voluto continuare a fare, prezioso riconoscimento di professionalità consegnato anche al dirigente del settore dott. Petrusa, “una vera risorsa per il Comune”sebbene più volte questi “travolto” dal contenuto di interventi consiliari. Ringraziamenti ad personam sono arrivati da Aiuto al segretario generale Liotta e all’assessore Caterina Bulgarella. Aiuto lascia ma indubbiamente apre una questione: cosa faranno gli altri assessori, tutti tecnici, che siedono con Damiano e che però come Aiuto non hanno avvertito una già presente incompatibilità per le scelte annunciate dal primo cittadino? Voci da Palazzo D’Alì non se ne raccolgono, tranne il turbamento di qualcuno che però preferisce comportarsi stando in silenzio e negando ogni cosa.

Intanto però Damiano non è stato ancora di parola, “vado via per fare la nuova Giunta” così abbiamo sentito dalle sue parole subito dopo il voto consiliare di otto giorni addietro, ancora aspettiamo. Qualcuno, certamente bene informato, e più bravo di noi nel seguire la cronaca politica cittadina, ha lanciato già alcuni nomi come nuovi assessori, tra questi quello del consigliere Michele Cavarretta, il gruppo Ruggirello vorrebbe assessore il prof. Todaro, fresco di dimissioni dalla Giunta di Salemi del sindaco Venuti, ma la richiesta sarebbe anche quella di dare a Todaro la vice sindaca tura, e qui scoppia un inghippo, l’attuale vice sindaco Peppe Licata non vuole lasciare, “se vogliono me ne vado per intero”, altra indiscrezione che gira nel Palazzo, Licata non vuol restare  in Giunta da semplice assessore come il sindaco vorrebbe. Palazzo D’Alì è ancora in mezzo alle nebbie, ma in fin dei conti non ci scandalizziamo, diteci una Giunta che oggi non lo sia che noi di corso andremmo a premiarla senza indugi.

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.