PALERMO. Dopo l’arresto del presidente di Rete Ferroviaria Italiana, Dario Lo Bosco, emergono tangenti sull’appalto da 26 milioni di euro, bandito dal Corpo Forestale della Regione Sicilia per ammodernare la comunicazione del corpo stesso. La deputata del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri aveva denunciato, diversi mesi fa, il sistema previsto dal bando ‘Astuto’. Si leggeva nell’ interrogazione della Palmeri, che il sistema “Astuto” modernizza i sistemi di comunicazione della forestale senza affrontare le reali esigenze della prevenzione degli incendi boschivi e della repressione degli atti vandalici. Il sistema di controllo di tutti i mezzi antincendio e non solo è costato ai siciliani 26 milioni ed avrebbe avuto un senso se prima e contemporaneamente , fosse stato realizzato un sistema di video-sorveglianza, indispensabile per una seria repressione del problema incendi boschivi, denuncia più volte presentata dai 5stelle. La conclusione della parlamentare è che al momento non si è nella condizione di avere il completo controllo delle montagne.Sembra quasi che la Regione o il Dipartimento della forestale non volessero proteggere le montagne siciliane, continuando a mostrare indifferenza anche dopo un interrogativo posto da una parlamentare regionale, che chiede inoltre quale sia l’utilità di un progetto che di fatto non serve a nulla. La deputata Palmeri sottolinea la mancanza di volontà politica e soprattutto amministrativa verso la risoluzione reale del problema. Anche Cancelleri, del movimento cinque stelle, interviene sui fatti ritenendo forti le responsabilità di questo governo regionale che anche dopo la segnalazione della parlamentare Palmeri niente fa o ha fatto per accertare e bloccare gli eventuali illeciti. Un plauso è rivolto in ultimo, da Cancellieri, alla magistratura che sta dalla parte di chi vuole far luce sulle vicende oscure che riguardano il mondo della politica e dell’imprenditoria siciliana.