La decisione è stata presa dal Csm dopo la richiesta del ministro Orlando e del procuratore generale della Cassazione
C’è voluto del tempo, forse troppo, per far si che il Csm giungesse ad assumere una decisione che è rimasta in aria per settimane. Cioè la sospensione dalle funzioni di giudice della dottoressa Silvana Saguto, ex presidente del Tribunale delle misure di prevenzione di Palermo. Parliamo di settimane perché è così e l’arco temporale è segnato dal provvedimento della Procura di Caltanissetta con il quale la Saguto è indagata per corruzione. Ma potremmo parlare di anni, perché è da anni che ombre si addensano sul ruolo dell’ex presidente delle misure di prevenzione di Palermo e in questo caso l’arco temporale così ampio è segnato dal risultato dell’inchiesta giornalistica condotta, quasi in solitudie, dal giornalista Pino maniaci, direttore di Telejato. Oggi il Csm ha sospeso la dott. Saguto dalle funzioni e dallo stipendio. Con questa decisione la Sezione disciplinare di Palazzo dei marescialli ha accolto la richiesta del ministro della Giustizia e del Pg della Cassazione. Non è servita a far cambiare idea ai commissari di Palazzo dei Marescialli, sede del Csm, la difesa fatta dalla Saguto accompagnata dal suo difensore, l’avv. Giulia Bongiorno, nominata dall’indagata dopo la rinuncia clamorosa dell’avv. Crescimanno. La dott. Saguto è stata sentita per oltre tre ore davanti alla Sezione disciplinare del Csm a porte chiuse. In quella occasione ha respinto ogni accusa, affermando al Csm che con gli amministratori giudiziari non c’è stato alcuno scambio di utilità o di soldi. “Non è emersa alcuna traccia di scambi di denaro tra la mia assistita e gli amministratori giudiziari, e gli accertamenti bancari lo confermano – aveva detto all’uscita l’avvocato Bongiorno – le accuse al giudice Saguto sono palesemente sbagliate”. L’unica ammissione riguarderebbe l’avere accettato in qualche occasione…”frutta e verdura”. Il Tribunale (come riporta l’odierna edizione on line di Repubblica) ha inviato la visita fiscale ala giudice, che da metà settembre – da quando è stata iscritta nel registro degli indagati con il marito, Lorenzo Caramma e l’amministratore giudiziario Gaetano Cappellano Seminara – è in malattia, a quanto si apprende ha ricevuto nei giorni scorsi scorsi la visita del medico inviato dall’amministrazione da cui la Saguto dipende per accertare il reale decorso della malattia. Il lavoro di indagine del Csm intanto prosegue, con le audizioni di altri quattro magistrati indagati: Dario Scaletta, Tommaso Virga, Fabio Licata e Lorenzo Chiaramonte.