Il pasticcere! “Mpasta e rimpasta”…

crocettaViene da pensare che una delle passioni del Presidente Crocetta possa essere quella del pasticcere. E gli riesce anche male, visti i risultati, dell’ultimo rimpasto. Già… l’ultimo rimpasto.

Come possono aver raccontato il rimpasto siciliano il segretario regionale del PD Raciti o il sottosegretario Faraone ai pezzi grossi di Roma? “Errore di comunicazione ci fú” oppure: “il bigliettino con i nomi degli assessori? Illeggibile era”.

Cosa dire poi delle correnti interne al PD e dei partiti che compongono la maggioranza? La risposta è sotto gli occhi di tutti: si son presi cura del loro orticello pensando che, il bene della Sicilia e il recupero dei ritardi accumulati in questi anni per rilanciare un economia siciliana lenta, a tratti stanca, e le riforme in parte bocciate o mai iniziate, potesse passare per il numero di poltrone che questa o quella corrente, questo o quel partito potesse avere in giunta. Questa è la percezione venuta fuori in questi giorni!

A questo punto è chiaro, ai Siciliani attenti, che il nostro problema non sia piú Crocetta e il suo poker di giunte e dei ridicoli pasticci fatti nelle ultime ore tra la presentazione di un gruppo di assessori ed un dietrofront repentino e il cambio di due nominativi avvenuto in poche ore.

Il problema a questo punto è: come chiudere al piú presto questa legislatura tragicomica che si trascina avanti ormai da tre anni?

La palla a questo punto potrebbe passare a quei deputati di opposizione, che stanno assistendo a questa farsa sulle spartizioni delle poltrone assessoriali, a questi deputati si chiede uno scatto di orgoglio e, lo scatto di orgoglio potrebbe essere un azione forte, forte come quello delle dimissioni in massa per porre fine ad una legislatura che non ha piú nulla da dire o da fare se non… rimpastare!

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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.