In riferimento all’idea positiva di Renzi sulla realizzazione del Ponte sullo Stretto è intervenuta Green Italia mediate suoi esponenti quali Fabio Granata, Anna Donati e Annalisa Corrado. In particolare i tre denunciano che:“Tre anni fa il futuro premier bocciava il Ponte sullo Stretto, auspicando che quella montagna di denaro pubblico necessaria – 8 miliardi di euro – fosse indirizzata piuttosto a realizzare nuove scuole e a migliorare quelle esistenti. Erano parole sensate quelle di allora, ma oggi purtroppo Renzi ha fatto una spericolata inversione a U, e non possiamo che augurarci che sia la sua ennesima promessa non mantenuta”.
Green Italia lamenta che invece di parlare di investimenti per combattere il dissesto idrogeologico e creare infrastrutture per evitare il caso Messina, si pensa al Ponte.
Infine concludono gli esponenti ecologisti: “Dopo le trivelle, gli inceneritori, le autostrade, mancava solo il Ponte assurto a ‘ nuovo simbolo per l’Italia’ per dimostrare che il premier crede che le ricette da boom economico degli anni 60 siano ancora attuali, mentre c’è un mondo che va in un’altra direzione”.