ALCAMO. Fa discutere, in questi giorni, l’interrogazione presentata a fine Luglio dal Consigliere Comunale del gruppo Sicilia Democratica, Antonio Fundarò, in merito al funzionamento e l’affidamento di incarichi esterni da parte di tutte le società, gruppi o patti di cui è socio anche il Comune di Alcamo. Fundarò prende in esame direttamente il GAL, GAC e Patto Territoriale.
Nell’interrogazione presentata al Commissario Straordinario, Giovanni Arnone, il consigliere Fundarò chiede di essere a conoscenza degli estremi autorizzativi e delle quote versate nei citati gruppi e società. Inoltre, chiede di conoscere l’ammontare lordo dei corrispettivi (anche in forma di gettone) versati agli Amministratori e l’elenco analitico di tutti gli incarichi e consulenze attribuite ed eventuali dichiarazione di regimi di incompatibilità dal 2011 al 2015.
Gli ultimi punti dell’interrogazione mettono maggiormente i luce le perplessità del consigliere di Sicilia Democratica. Infatti, Fundarò chiede al Commissario di conoscere le eventuali dichiarazioni del responsabile di ciascuna società circa la insussistenza di violazione alla legge sull’attribuzione di incarichi a parenti, affini o collaterali, e la dichiarazione su eventuali attribuzioni di incarichi, a qualunque titolo corrisposto, procedure selettive, contratti, indennità e durata del contratto, a parenti entro il secondo grado di amministratori o figure apicali delle società in questione.
Ancora il Comune di Alcamo non ha dato una risposta all’interrogazione presentata dal consigliere comunale, ma nei prossimi giorni si prevedono interessanti sviluppi in proposito che potrebbero aprire delle forti discussioni all’interno della politica alcamese.