TRAPANI. Sarà presentato giorno 11 alle 18,30 il libro di Paola Di Simone, “Crimini al microscopio”, alla biblioteca Fardelliana grazie alla collaborazione con il circolo “Santo Della Volpe” di Articolo 21, con l’editore Flaccovio e la biblioteca stessa.
Sarà presente l’autrice introdotta dalla dott.ssa Margherita Giacalone, direttrice della Ferdelliana, e saranno presenti anche il procuratore aggiunto della Dda di Palermo dott. Dino Petralia e il vice questore e capo della squadra mobile di Trapani dott. Giovanni Leuci.
Paola Di Simone è direttore tecnico del laboratorio della polizia scientifica della Questura di palermo, perito e consulente di numerosi processi che ha raccolto tutta la propria esperienza in questo volume pubblicato da Flaccovio.
Dall’individuazione di un assassino, di una vittima, la prova di legami di parentela alla comparazione di tracce biologiche come avviene nei telefilm di grande successo ma raccontato da una persona che lo fa nella realtà quotidiana.
La dott.ssa Di Simone è biologa è anche moglie e madre di due bambini che coordina questi due aspetti della sua vita pur dedicando molto tempo al suo lavoro e la massima precisione alle sue indagini.
La prefazione del volume è della giornalista Federica Sciarelli che ha scritto:“una donna, anche se lavora al servizio della scienza facendo un mestiere duro come è quello della lotta contro il crimine, rimane una donna, una mamma, una figlia, con tutta la forza e la fragilità che questo significa. Paola Di Simone parla di sigle, di provette, di tracce biologiche, ma nelle sue parole è riconoscibile il tratto della donna, anche se in divisa”.
“Biografia autrice: Paola Di Simone nasce a Palermo nel 1971, dove si laurea in Scienze biologiche. Ph.D. e specialista in Genetica medica, lavora come assegnista di ricerca e professore a contratto presso l’Università degli Studi di Palermo. Relatore a congressi e co-autore di pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. Nel 2002 inizia il percorso professionale all’interno della Polizia di Stato come funzionario nei ruoli tecnici. Dal 2003, anno in cui è stato inaugurato, lavora presso il Laboratorio di Genetica forense della Polizia Scientifica di Palermo. Da diversi anni collabora con l’Università degli Studi di Palermo nell’ambito di master in Scienze forensi insegnando Genetica forense. Ha seguito importanti casi verificatisi in Sicilia e Calabria. Tra questi anche il caso Provenzano, la scomparsa di Denise Pipitone, l’omicidio di Mauro Rostagno”.