ALCAMO. È partita ufficialmente la campagna elettorale ad Alcamo con il primo comizio del movimento 5 stelle in piazza Ciullo. Ieri pomeriggio ad Alcamo più di 300 cittadini alcamesi hanno assistito ad una particolare “Agorà” con i più grandi esponenti del movimento.
Su di una panca, improvvisata a palco, si sono alternati il vice presidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio, l’Europarlamentare alcamese Ignazio Corrao, i Senatori Nicola Morra e Vincenzo Maurizio Santangelo ed infine i Deputati all’Ars Giancarlo Cancelleri, Francesco Cappello e l’alcamese Valentina Palmeri.
Parte subito Ignazio Corrao, ideatore dell’incontro, rivolgendosi direttamente ai sui concittadini: “Alcamo deve cambiare marcia, le prossime elezioni rappresentano l’occasione giusta per voltare pagina. Questa piazza deve tornare pubblica. Noi, anche se continuamente ostacolati, siamo qui in piazza invocando gli articoli 17 e 18 della nostra Costituzione” (Corrao si riferisce alla mancata autorizzazione all’uso della piazza per la manifestazione, ndr).
Valentina Palmeri dalla panca di piazza è più diretta: “non dobbiamo fare scappare i nostri giovani. Non possiamo continuare a buttare soldi pubblici; ad Alcamo ci sono alcuni esempi vergognosi, il Castello dei Conti di Modica. Negli anni sono stati spesi tantissimi soldi e continua restare chiuso, soldi spesi male, buttati. Come per il geosito di Alcamo che oggi, diventato un anfiteatro, è un’altra scatola vuota. Adesso speriamo che lo stesso non si ripeta per la cittadella dei giovani, speriamo di avere un futuro positivo per la cittadella. Noi dobbiamo smetterla di fidarci dei politici, – continua Valentina Palmeri – contano i fatti, non le parole, le promesse. Anche se abbiamo avuto una brava persona come Sindaco, dietro c’erano sempre le stesse persone. Tutto questo deve finire, noi chiediamo agli alcamesi partecipazione; il ricatto elettorale deve finire.”
Sul palco anche Nicola Morra che ha sottolineato l’importanza di una piazza libera: “dobbiamo lanciare un messaggio di rottura dai poteri forti, dalla criminalità, perché non ci potrà essere parola libera in piazza. Non vi fate sedurre dal potere, noi, anche se con molti limiti, siamo l’unica alternativa possibile per questo paese. Perché la politica si fa in piazza tra la gente, non in tv come fa Matteo Salvini.”
Sul palco anche Francesco Cappello, siciliano e deputato regionale che ha sottolineato il problema dei finanziamenti che non arrivano al sud: “noi siciliani non abbiamo nulla di meno dei cittadini del nord, sta a noi cambiare le cose. Alcamo, come la mia città Caltagirone, deve rinascere e per farlo ha bisogno del movimento 5 stelle.”
Toni più duri invece da parte del Senatore trapanese Vincenzo Maurizio Santangelo, che si ritiene al 50% alcamese per i tanti anni di lavoro nella città. Santangelo non usa mezzi termini e fa anche qualche nome “pesante”: “Dobbiamo cambiare la politica di questo paese, basta con Papania e con i disastri del PD. State sereni”. Urla alla folla giocando sullo slogan del presidente del Consiglio Renzi. Santangelo parla di sicurezza in provincia di Trapani e dello scandalo delle cooperative che fanno affari con gli immigrati. Proprio in merito fa un altro nome “Norino Fratello, qui ad Alcamo, ha in mano cooperative da circa 6/7 milioni di euro. Noi con la vecchia classe politica alcamese non abbiamo niente a che fare. E insieme dobbiamo far rinascere Alcamo.”
Ignazio Corrao non nasconde il suo entusiasmo e si dichiara sicuro di vincere alle prossime elezioni, “sarà una Sicilia a 5 stelle” sottolinea dalla panca di piazza Ciullo. Giancarlo Cancelleri invece fa un altro nome “di peso” per Alcamo: “Io non voglio diventare il Mimmo Turano della politica, quelli come lui sono diventati precari della politica. Noi non vogliamo e non dobbiamo diventare come loro, siamo un movimento di cittadini e nessuno resterà qui a vita. L’ex Sindaco di Alcamo per me è una sorta di Schettino, ha abbandona la città nel momento del bisogno.”
Infine Corrao, da buon padrone di casa, introduce il personaggio più atteso dagli attivisti presenti, il vicepresidente della Camera dei Deputati Luigi Di Maio, ritenuto da molti il nuovo leader del movimento. Di Maio, accolto da strette di mano, selfie e applausi spiega subito che “fino ad oggi siamo gli unici che rappresentano l’alternativa, non c’è nessun altro.” Sempre dalla panca Di Maio si sofferma molto sul caso delle banche e sulle colpe del governo Renzi, colpevole secondo Di Maio di aver salvato le banche e i direttori vicini al suo partito, invece che salvare i risparmiatori. “Proprio una di queste banche salvate dal Presidente Renzi è collegata alla ministra Boschi” ha sottolineato. “Il problema è che loro non sono incompetenti ma diabolici. Non hanno alibi. Noi invece stiamo creando un’alternativa credibile. Occhio al voto di scambio che diventa determinante se aumenta l’astensionismo. Ricordatevi che chi ci ha massacrato adesso non ci può curare.” Oltre al suo cavallo di battaglia, il reddito di cittadinanza, Di Maio ha parlato anche degli sprechi della politica e dei tagli sulle spese che il movimento si è imposto: “io da vicepresidente della Camera non ho un auto blu e non ho particolari privilegi; non lo facciamo per farci belli agli occhi della gente, lo facciamo per dimostrare che si può fare politica lo stesso.”
Anche se Ignazio Corrao ribadisce con forza che non si tratta di un comizio elettorale, quello di ieri sera apre di fatto le danze ed accompagna la città di Alcamo alle prossime elezioni amministrative.