Centri di accoglienza, rispunta l’on. Fratello

contrada baroniaIndagine della Procura di Trapani, sotto inchiesta strutture di Salemi e Castellammare del Golfo. A Salemi chiuso centro in contrada Baronia, se ne sarebbe occupato indagato su latitanza Messina Denaro.

Alcune settimane addietro nel loro giro, quasi un perigrinare, per le strutture di accoglienza per extracomunitari della provincia di Trapani, i parlamentari del movimento 5 Stelle, guidati dal senatore Vincenzo Maurizio Santangelo, erano arrivati nella sede dell’Ipab Vittorio Emanuele di Castellammare del Golfo. Non trovarono una situazione ottimale, ma si trovarono dinanzi il commissario ad acta dell’ente, l’ennesimo nominato dalla Regione, che allargò a loro le braccia.

Il dott. Lorenzo La Rocca disse loro che non era con lui che i parlamentari dovevano parlare, ma dovevano andare a cercare un ex deputato regionale, Norino Fratello. Oggi l’Ipab è sotto inchiesta per gli aspetti legati all’accoglienza. La Procura di Trapani ha fatto eseguire una serie di perquisizioni ed ha condotto diversi interrogatori. Nell’ufficio dell’on. Norino Fratello hanno trovato conferma a quanto detto anche agli investigatori dal dott. La Rocca e cioè le carte delle cooperative che si sono presa cura di centri di accoglienza, compreso quello che si trova presso l’Ipab di Castellammare del Golfo.

Fratello-Norino1Il nome dell’on. Fratello torna così prepotentemente alla ribalta dopo che anni addietro fu coinvolto in una indagine sulla gestione di cooperative che riuscivano ad aggiudicarsi appalti (pilotati) nell’ambito dei servizi sociali, e infine costretto a patteggiare dinanzi al gip del Tribunale di Palermo una condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, a 18 mesi. L’indagine sui centri di accoglienza per extracomunitari è uno dei filoni venuti fuori dall’inchiesta sull’ex direttore della Caritas don Sergio Librizzi, condannato a nove anni per concussione e violenza sessuale.

Tra gli elementi investigativi raccolti anche quelli di malefatte che sarebbero state commesse da Librizzi proprio nell’ambito della gestione dell’accoglienza di strutture per extracomunitari, dove a parte la questione prettamente finanziaria, assunzioni e altro, erano emerse situazioni di gravi coperture che ambienti istituzionali avrebbero garantito a don Librizzi; avvertirlo di visite ispettive sembra essere l’ipotesi meno grave rispetto a tutte quelle censite dalla magistratura. L’indagine della Procura ha toccato oltre che Castellammare del Golfo anche Salemi, dove attenzione pare puntata sull’associazione Terraferma dell’ex assessore Antonina Grillo, gestisce un centro per 40 posti.

Ma eclatanti sarebbero altri casi alcuni riconducibili all’imprenditore Nino Scimemi, al quale tempo addietro fu revocata la gestione di un centro di accoglienza di Custonaci, ma a Salemi poco tempo addietro da un giorno all’altro sono stati chiusi due centri, uno addirittura, in contrada Baronia, sarebbe stato nella disponibilità di un soggetto che sarebbe indagato quale prestanome del boss mafioso Matteo Messina Denaro.

 

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.