ALCAMO. Tra gli argomenti caldi del consiglio di ieri sera molte interrogazioni del consigliere Alessandro Calvaruso hanno fatto si che si parlasse a lungo di questioni importanti come quella relativa al rifugio comunale per cani.
Diverse testate ne hanno parlato nei giorni scorsi e lo stesso consigliere è andato a fare un sopralluogo nella zona per verificarne le condizioni e la situazione descritta ieri non consiglio appare piuttosto desolante.
A parare del consigliere, infatti, quasi nessuna norma è rispettata dal comune o da chi per lui, poichè non essendo ancora ultimato e collaudato il rifugio sembra essere già in uso da alcune persone e una ventina di cani che a questo punto non rispettano norme di sicurezza, in materia ambientale sismica, etc.
La struttura secondo Calvaruso è stata, inoltre, estromessa dal piano delle opere pubbliche per il suo costo inferiore alle 100 mila euro ma in verità ad ultimazione dei lavori, e dell’attrezzatura necessaria, dovrebbe superarli di gran lunga, per cui si chiede come mai il comune abbia optato per questo tipo di soluzione.
Il canile sorge in un vecchio bene confiscato alla mafia e non rispetta altri parametri definiti dalla legge come quello che lo vorrebbe ad almeno 500 metri di distanza dai nuclei abitativi, poichè la prima casa è sita ad una distanza di soli 39 metri, e tutte le altre poco più lontane.