Paceco si adegua al resto d’Italia: vietati botti di fine anno

bottiPACECO. Quando ormai molti comuni stanno correndo ai ripari anche Paceco da comunicazione di vietare in modo assoluto di accendere, lanciare e sparare petardi e botti di qualsiasi tipo in tutti il territorio.
Biagio Martorana, sindaco della cittadina, ne ha dato comunicazione spiegando che tutto ciò è stato fatto “al fine di garantire la sicurezza, l’incolumità e la quiete pubblica, nonché il benessere animale e la protezione del patrimonio pubblico”.

Non sono mancati nel corso degli anni gli incidenti, le gravi conseguenze a cose e persone e non ultimo il terrore di tanti animali domestici che si terrorizzano a sentire botti davvero impressionanti.

Il provvedimento, adottato oggi con decorrenza immediata, proibisce l’uso di ogni genere di materiale pirotecnico, fino al 1° gennaio 2016, partendo da una serie di considerazioni: “Molto spesso si tratta di ordigni messi abusivamente in commercio, senza i previsti controlli di sicurezza, e quindi possono creare, e creano, infortuni anche gravi; lo sparo di botti e petardi, anche se legali, può determinare conseguenze negative agli animali domestici e alla fauna selvatica, in quanto il fragore delle esplosioni, oltre ad ingenerare in loro una evidente reazione di spavento per l’estrema sensibilità uditiva, li porta frequentemente a perdere l’orientamento, esponendoli anche al rischio di smarrimento e di eventuali incidenti stradali; si possono verificare anche danni materiali al patrimonio pubblico e privato, come pure all’ambiente, con incendi boschivi o danni alla vegetazione in ambito urbano; le detonazioni costituiscono, comunque, fonte di inquinamento acustico che arreca molestie ai cittadini ed è mal tollerato da soggetti sofferenti e bambini

Con l’ordinanza che vieta i botti il sindaco ha raccolto l’invito di un’associazione che tutela i cittadini “Co.Di.Ci.”, poiché questa considera petardi e razzi “sono causa di disagio e oggetto di lamentele da parte di molti cittadini, soprattutto per l’uso incontrollato da parte di persone che spesso non rispettano le precauzioni minime di utilizzo”.

Il provvedimento prevede l’applicazione di una sanzione che varia da 25 a 500 euro per chi non osserva l’ordinanza.

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