Si avvia alle battute finali il processo sul voto di scambio ad Alcamo riguardante le ultime amministrative del 2012. Sul banco degli imputati troviamo l’ex Senatore Nino Papania, il suo collaboratore Massimiliano Ciccia, l’attuale consigliere comunale Antonio Nicolosi, l’operaio Giuseppe Bambina, l’agricoltore Filippo Renda, il geometra Giuseppe Galbo e il pensionato Giuseppe Milana. L’accusa è quella di associazione a delinquere finalizzata al voto di scambio.
Secondo gli inquirenti, durante la scorsa campagna elettorale, tutti gli imputati si sarebbero prodigati per aumentare il “consenso” dell’ex Sindaco, Sebastiano Bonventre, e di alcuni consiglieri. Quest’ultimo, però, risulta essere estraneo alla vicenda, in quanto i fatti sarebbero avvenuti a sua insaputa.
Nella giornata di ieri, i pm Belvisi e Trinchillo, nel corso della loro requisitoria hanno definito le posizioni dei singoli imputati, confermando la sussistenza delle ipotesi accusatorie. Il giudice del Tribunale di Trapani, Lucia Fontana, ha poi rinviato il processo al 21 Gennaio per la conclusione della requisitoria dei pm e le richieste di condanna. Mentre, con molta probabilità, si ipotizza che si andrà a sentenza definitiva entro il mese di Febbraio e con essa si potrebbe finalmente chiudere un capitolo buio della città di Alcamo.