Leo, il cane che ha commosso Favignana, la Sicilia e l’Italia intera perché ha seguito il feretro del padrone in chiesa per il funerale e poi al cimitero, dove andava ogni giorno, è stato ferito gravemente da un colpo di pistola, le sue condizioni sono gravi. Il cane si trova all’ospedale veterinario di Marsala, dove è stato portato dal volontario che lo aveva trovato ferito. Quindi un “bastardo” che spara a un cane sembra essere il giusto titolo per questa brutta storia. Storia di violenza che inizia già da prima dello sparo, perché qualcuno, che non può sopportare la sensibilità di questo cane, forse perché mette in risalto la mancanza di umanità di alcuni cosiddetti umani, aveva messo a repentaglio la vita di Leo, infatti una volta è stato recuperato all’ultimo secondo in una cava abbandonata, dove era stato gettato e dove sarebbe morto senza l’aiuto dei volontari. Un’altra volta era rimasto ustionato, perché gli avevano lanciato addosso pentole di acqua bollente.
Per fortuna chi ha usato questa violenza nei confronti di Leo fa parte di una stretta minoranza, infatti attestati di solidarietà e preoccupazione sono arrivati da molti, da semplici cittadini di Favignana e da varie associazioni.
Enrico Rizzi, capo della segreteria nazionale del Partito animalista europeo, attraverso i social, ha inviato un appello perché questa creatura, se ce la farà a superare questa tragedia, possa trovare una sistemazione diversa. A Favignana, la sua casa, non potrà tornare. La sezione favignanese dell’Associazione nazionale per la protezione animali, ha spiegato: «Se Leo sopravviverà all’operazione bisognerà trovargli una pensione per la degenza. Confidamo, pertanto, nella solidarietà della gente che siamo certi vorrà aiutarlo. Sarà anche un modo per prendere le distanze da quell’essere spregevole che ha sparato al cane». Nei suoi post parla di “ennesimo caso di vile e sciocco accanimento contro un animale” Enrico Rizzi, segretario del Pae, il Partito animalista europeo.
“Al più presto mi metterò in contatto con chi ha soccorso il cane. Nel frattempo confido nel lavoro dei Carabinieri affinché trovino il responsabile nel più breve tempo possibile e mi auguro che il sindaco Giuseppe Pagoto condanni questo gesto, dando concretamente un aiuto per la piccola bestiola.
Pagoto ha subito risposto con una ferma condanna e che farà di tutto perché il responsabile di questo gesto possa esser trovato e consegnato alla giustizia. Si augura una pronta guarigione di Leo e che possa trovare al più presto una famiglia.