Il tè rappresenta la seconda bevanda al mondo consumata più frequentemente dopo l’acqua. Inizialmente conosciuto solo nel mondo orientale, pian piano è entrato a far parte della cultura occidentale, fino a diventare in alcuni paesi un vero e proprio rito quotidiano. I benefici che derivano dal suo consumo sono ormai largamente noti, in particolar modo per la ricchezza delle sue proprietà antiossidanti che esercitano un ruolo protettivo per il nostro organismo.
In commercio esistono numerosi tipi di tè: il tè nero, verde, bianco, rosso e infine il il tè giallo. Ognuno si differenzia dall’altro per le modalità di preparazione e per le diverse proprietà nutrizionali. In questo breve articolo parleremo di un tè che in effetti tè non è: il tè rosso.
Il tè rosso, noto anche con il nome di rooibos, viene impropriamente definito tè per la sua modalità di preparazione, ma a differenza degli altri tipi di tè non deriva dalla Camellia Sinensis ma da una pianta appartenente alla famiglia delle leguminose chiamata Aspalathus Linearis che cresce esclusivamente in Sudafrica. Le foglie di questa pianta vengono raccolte, tritate finemente, fatte fermentare e asciugare al sole. Ciò che rende questo tè speciale rispetto agli altri è la totale assenza di caffeina, per cui può essere consumato anche dai soggetti sensibili a questa sostanza, dalle donne in gravidanza e dai bambini. Inoltre presenta uno scarso contenuto in tannini, perciò l’infuso di tè rosso risulta normalmente dolce senza che sia necessario aggiungere dell’altro zucchero.
Il rooibos è considerato un ottimo integratore alimentare per via delle sue proprietà nutritive. Per il suo contenuto in calcio, magnesio e fluoro, rinforza denti e ossa, è utile in menopausa ma anche quando si praticano attività sportive. Presenta anche fosforo e ferro.
Il tè rosso è particolarmente ricco vitamina C e di sostanze antiossidanti (presenta 25 tipi di polifenoli diversi), per tale ragione viene annoverato come bevanda protettiva nei confronti dei radicali liberi responsabili tra l’altro dell’ invecchiamento cellulare e dei processi tumorali.
Agisce contro l’ipertensione e presenta ottime proprietà digestive, quindi il suo consumo risulta particolarmente utile in caso di nausea e disturbi dello stomaco e dell’intestino. È noto anche per la sua azione antivirale e antibatterica in quanto valido aiutante del nostro sistema immunitario nel combattere le infezioni.
Il suo contenuto calorico è pressoché nullo, pertanto può essere utilizzato nelle diete dimagranti come spezza fame e non solo! Il tè rosso presenta una sostanza chiamata luteina che ostacola l’assorbimento dei grassi e il loro conseguente accumulo nelle cellule adipose del nostro corpo.
Il rooibos inoltre si definisce una bevanda adattogena, in quanto presenta delle proprietà tonificanti se viene bevuto la mattina o nel corso della giornata, mentre la sua azione si trasforma in rilassante se viene consumato prima di andare a dormire. Ecco perché può essere adatto per avere più energia, ma allo stesso tempo per dormire meglio.
Le sue controindicazioni sono quasi nulle ma è bene puntualizzare alcune cose. Per esempio, non dovrebbe mai essere addizionato con succo di polpelmo, perché in questi casi potrebbe avere un effetto eccitante per il sistema nervoso, aumentando anche la pressione sanguigna. Non si dovrebbe consumare insieme al latte il quale può annullare i suoi effetti antiossidanti. Anche se presenti in quantità ridotte, i tannini potrebbero rallentare l’assorbimento di ferro dai cibi insieme ai quali viene consumato. Ciò è particolarmente importante per i soggetti anemici o per coloro che tendono ad esserlo.
Prima di introdurre il tè rosso nella propria alimentazione, bisognerebbe sempre sentire il parere di uno specialista.
Adriana Cilia – Biologo Nutrizionista
Gianfranco Pipitone – Biologo Nutrizionista