CASTELVETRANO. La politica a Castelvetrano è sempre un pizzico più complessa che in altri territori. Le accuse, ma talvolta anche le azioni non sono lontane nè prive di contaminazioni, spesso coinvolgono ogni parte del mondo politico.
Il partito democratico di Castelvetrano ha letto in consiglio un documento dove intende prendere le distanze da accuse ai giudici e porre la propria intenzione di direzione verso l’interesse esposto a parole anche dal sindaco della città di tutelare le istituzioni e vigilare.
Di seguito il documento letto dai consiglieri per intero:
Il miglior rispetto che possiamo garantire al valore democratico delle istituzioni che amministriamo è l’impegno di tutti a rendere le nostre istituzioni impermeabili alla criminalità organizzata e mafiosa.
Le sentenze non si commentano, specie quando non si conoscono gli atti processuali e le motivazioni, e vanno osservate nel pieno rispetto delle garanzie costituzionalmente tutelate.
Non di meno, il Partito Democratico intende essere riconoscibile ed esprimere la propria posizione politica nel dissociarsi da ogni comportamento o espressione inneggianti il latitante Messina Denaro, indipendentemente dalla irrilevanza penale dei fatti come valutata nelle aule del Tribunale. Riteniamo incompatibile il ruolo di rappresentanza dei cittadini con chi matura tali convinzioni che vanno tenute isolate dalla gestione della cosa pubblica.
La questione morale, dal nostro punto di vista, non è trattabile: bisogna tenere alta l’attenzione in maniera costante e continua da parte della politica tutta, dentro e fuori Palazzo Pignatelli, sulle vicende criminali e mafiose che coinvolgono troppo spesso la nostra comunità.
Allo stesso modo ci dissociamo da ogni accusa rivolta agli organi inquirenti e a giudici, il cui lavoro va sempre rispettato e mai denigrato, rilasciata dal vice sindaco della Città a commento della sentenza di primo grado del processo Eden2 e presteremo tutta l’attenzione possibile affinchè quanto dichiarato dal Sindaco in aula non rimanga solo parole agli atti del Consiglio.