Il “vecchio” saggio del PD chiude alcune porte… e non lo fa per gli spifferi!

massimo ferrara grandeL’On. Ferrara è stato chiaro nel dichiarare di non volere alleanze con On.Turano e con l’ex Sindaco di Alcamo Scala. Ed è stato altrettanto chiaro nell’affermare di volere le primarie per la scelta del candidato Sindaco.
A questo punto bisognerà capire: chi lo seguirà all’interno del partito?
L’On. Ferrara sta giocando una partita interessante all’interno del PD, una di quelle partite, che neanche a livello regionale se la potevano sognare, ossia, rompere con quelle alleanze che in molti davano per scontate e nello stesso tempo ha passato il boccino nelle mani delle correnti interne al partito Alcamese lasciando fuori, apparentemente, i livelli regionali.
Negli ultimi anni in tanti, nel PD, hanno chiesto di rompere con il passato e di volere un partito nuovo e un cambio di rotta serio. Adesso, sono stati ascoltati. Da questo momento in poi, bisognerà cominciare a costruire alleanze credibili e in poco tempo, oppure non resta che andar da soli.
Altro punto fermo sembra essere quello delle primarie: anche qui il Dr. Ferrara è stato chiaro mettendo un altro paletto a tutti quelli che dall’esterno avessero voglia di candidature di partito calate dall’alto. Su quest’altro punto le correnti dovranno necessariamente cercare nomi forti che possano unire quanto più possibile il partito e i militanti.
Riusciranno le varie anime del PD a mettersi d’accordo su quale sia il percorso da seguire e con chi poterlo fare? Tempo al tempo… si vedrà!
Alcamo nel frattempo cresce, nei movimenti e in alcune associazioni politiche, che hanno voglia di mettersi in gioco per portare una ventata di aria nuova.
Questa città negli ultimi anni è stata bloccata da tutte le vicende che si sono susseguite a livello politico che hanno portato alla nomina di un Commissario straordinario, e per una città come la nostra, non ci possiamo permettere mesi di immobilismo e di polemiche che ancora oggi non sembrano essere svanite.
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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.