L’imputato è stato denunciato dai genitori di un ragazzino di 12 anni che si sono costituiti parte civile
L’accusa è pesante e lo è oltremodo perché colpisce un politico ben conosciuto nel trapanese. Deve rispondere di violenza sessuale davanti al Tribunale presieduto dal giudice Pellino, l’ex di tante cose, Piero Russo, esponente di spicco di Forza Italia, consigliere provinciale, ascoltato politico castellammarese, molto vicino al senatore Tonino D’Alì, a Castellammare è stato alle ultime elezioni anche candidato sindaco. Nella vita è funzionario del Genio Civile di Trapani. L’ipotesi di reato ruota intorno a dei presunti abusi sessuali che Russo avrebbe compiuto ai danni di un minorenne. I fatti risalirebbero a quando la vittima attraversava il periodo adolescenziale. La vicenda è stata denunciata dagli stessi genitori del ragazzo che, insospettiti dalle continue attenzioni che il “politico” castellammarese prestava nei confronti del proprio figlio, hanno sporto denuncia. Sospetti confermati da alcuni messaggi “inequivocabili” trovati sul cellulare dell’adolescente che sarebbero stati inviati proprio da Russo. Russo secondo l’accusa, rappresentata in aula dal pm Anna Trinchillo, approfittando dell’amicizia con una coppia di castellammaresi avrebbe iniziato una relazione con il loro figlio minore. Nel processo si sono costituiti parte civile con l’avv. Francesco Caratozzolo. Il processo dovrebbe svolgersi velocemente dopo che il pm Trinchillo ha rinunciato l’audizione dei suoi testimoni e con l’accordo delle parti sono entrati nel dibattimento i relativi verbali. Il processo riprenderà il 15 febbraio.