Recuperata questa mattina l’ancora litica a Castellammare del Golfo

DSCN3956CASTELLAMMARE DEL GOLFO. E’ stata recuperata questa mattina l’ancora litica (in pietra) di circa 60 chili a Castellammare del Golfo. Il reperto è stato ritrovato lo scorso dicembre a Cala Petrolo da due ragazzini Claudio e Gabriele Di Marco mentre passeggiavano sulla battigia. Questa mattina, con il parere positivo della Soprintendenza, è stata recuperata dai volontari dell’associazione Sicilia Antica di Castellammare del Golfo e da alcuni cittadini. DSCN3948Presenti anche l’assessore Marilena Barbara, la capitaneria di porto di Castellammare e il presidente dell’associazione Sicilia Antica di Castellammare Ignazio Sottile.

DSCN3951“Un plauso va all’associazione Sicilia Antica per il lavoro di recupero svolto a titolo gratuito. Quest’ancora rappresenta un prezioso reperto che a seguito della nota della Soprintendenza del Mare è stato acquisito dal comune. Adesso – spiega ad Alqamah.it l’assessore Marilena Barbara –  sarà esposto nei locali del museo del Castello Arabo Normanno, arricchendo il museo che oggi rappresenta un motivo di orgoglio per il nostro paese.

DSCN3960L’ancora, che fino ad oggi era rimasta in custodia proprio a Cala Petrolo in attesa dell’autorizzazione della Soprintendenza, adesso sarà sottoposta ad un piccolo trattamento di pulizia e a breve troverà il suo posto nel museo del Castello. “L’ancora, presumibilmente di epoca romana, sarà adesso ripulita in vasche di acqua dolce ed infine esposta. – sottolinea l’archeologa Antonella Curatolo – Un grazie va alla sensibilità dell’amministrazione comunale che si è subito attivata, alla Soprintendenza, alla Capitaneria di porto e ai ragazzi che questa mattina hanno recuperato il reperto.”DSCN3962

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedente“OrientAttivaMente” offerta formativa al territorio di Alcamo del “P. Mattarella – D. Dolci”
Articolo successivoAltro incidente all’altezza della scuola Lombardo Radice
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.