La difesa del senatore si oppone alla maxi produzione documentale, il pg replicherà il 3 marzo
Nuova udienza oggi a Palermo del processo di appello dove è imputato di concorso esterno in associazione mafiosa il senatore trapanese di Forza Italia, Antonio D’Alì, ex sottosegretario all’Interno. A fronte di una dichiarazione di prescrizione per il periodo che va sino al 1994 e di assoluzione per gli anni successivi, questa la pronuncia di primo grado emessa dal gip Giovanni Francolini, nel processo di appello il pg Nico Gozzo ha chiesto alla corte presieduta dal giudice Borsellino, la riapertura del dibattimento per ascoltare una serie di testimoni a cominciare dal sacerdote Ninni Treppiedi. La richiesta il pg Gozzo l’ha illustrata alla Corte di Appello presentando una voluminosa documentazione che comprende anche eccellenti testimonianze raccolte nella fase istruttoria, come quelle dell’ex capo della Polizia, Gianni De Gennaro, e del collaboratore di giustizia, l’imprenditore Birrittella. Oggi la difesa del senatore, avvocati Gino Bosco e Stefano Pellegrino, si è opposta alle richieste del pg Gozzo. La Corte ha rinviato quindi l’udienza al 3 marzo prossimo per la replica del pg Gozzo, a seguire ci sarà la decisione della stessa Corte se riaprire o meno il dibattimento.