Confermato il carcere a vita per Salvatore Savalli e Giovanna Purpura, uccisero e fecero vilipendio del corpo di Maria Anastasi. La donna era al nono mese di gravidanza
La seconda sezione della Corte d’Assise d’Appello di Palermo, nel pomeriggio ha confermato la pena dell’ergastolo a carico di Salvatore Savalli, l’operaio trapanese di 42 anni chiamato a rispondere, insieme con l’amante, Giovanna Purpura, dell’omicidio della moglie, Maria Anastasi, uccisa, il 4 luglio di 4 anni fa, nelle campagne trapanesi. Savalli e Purpura che in primo grado vennero condannati all’ergastolo sono stati condannati al pagamento delle ulteriori spese legali in favore delle parti civili. I familiari della vittima, assistiti dall’avvocato Concetta Inglese, hanno reiterato la costituzione di parte civile. Il Procuratore Generale ha chiesto la trasmissione degli atti alla Procura relativamente alle dichiarazioni fatte in aula dai difensori di Purpura prima e Savalli oggi. I due legali avevano definito la sentenza un fallimento dello Stato definendolo un racconto, un copione della trasmissione “Amore criminale”. Durissima la reazione del legale della famiglia della vittima, l’avvocato Cettina Inglese che ha dichiarato che i familiari di Maria Anastasi chiedono solo giustizia e nulla più.