La doppia preferenza di genere, che riserva il 30% di candidati di sesso diverso nelle liste per le competizioni elettorali dei Consigli Regionali è stata approvata alla Camera.
La legge, come sottolinea l’on. Piccione “accoglie e armonizza il punto di vista maschile e femminile anche in politica e realizza nelle aule parlamentari pari opportunità e un corretto equilibrio di genere”.
Proprio così, perchè a fronte delle tanto decantate pari opportunità, ad oggi la presenza femminile nei Consigli Regionali si attesta attorno al 18%, una percentuale davvero esigua che certamente la legge aiuterà a riequilibrare.
Adesso la partita si gioca sul piano regionale, laddove in virtu’ dell’autonomia è necessario intervenire a modificare la norma in vigore che certamente sancirebbe un’ aperrtura culturale di rilievo, in un panorama ad oggi dominato, in molti settori, da una connotazione prettamente maschile.
di Claudia Lentini