E’ stato rigettato il ricorso in appello presentato da Giuseppe Canzoneri, presso il Tribunale di Trapani, contro la sentenza del Giudice di Pace che lo vedeva condannato per diffamazione nei confronti dell’ex dipendente comunale, Antonino Spinò.
I fatti risalgono a cinque anni addietro durante l’ultimo anno del mandato Scala, nel corso di una seduta consiliare del 24 febbraio 2011.
In quell’occasione Canzoneri, allora capogruppo del PD, in merito al riconoscimento del debito fuori bilancio a favore di Spinò (a conclusione della sentenza sul caso di mobbing al Comune di Alcamo, vinta dallo stesso ex dipendente comunale) ebbe a dire: “a quell’epoca lui (Canzoneri) ebbe ad interrogare diversi dipendenti compreso il Sig. Spinò, per verificare l’esistenza di casi di mobbing e gli fu risposto che non ve ne erano stati. Suggerisce quindi di recuperare tutta la documentazione e di riutilizzarla nel ricorso in appello e non deve passare il messaggio che questo dipendente possa essere stato mobbizato solo perché era di centrodestra”. Affermazioni che non sono andate giù allo Spinò. Considerandole offensive per la sua reputazione, specie dopo la conferma in primo grado del Giudice di Pace, ha sporto denuncia e si è costitutito parte civile.
Canzoneri nella prima sentenza, oltre ad una multa di 800 euro, era stato condannato a rimborsare 1300 euro per le spese legali e a risarcire i danni subiti dalla vittima. Danni che, sin dall’inizio del processo, sono stati quantificati dalla difesa dello Spino per un ammontare di 20.000 euro.
Venerdì scorso il giudice del Tribunale di Trapani, A.Camassa, confermando la sentenza di condanna in primo grado ha anche aggiunto il pagamento di altri 1150 euro come rimborso forfettario per le ulteriori spese legali in riferimento a quest’ultimo procedimento. Per quanto riguarda il risarcimento danni adesso si dovrà attendere il corso del processo in sede civilistica.