Cadono dalle “nubi”!

PDCuffaro ex Presidente della Regione Sicilia, in un intervista al quotidiano Huffington Post alla domanda del giornalista che voleva sapere dei cuffariani vicini al partito democratico, dichiarava: “con Renzi si stanno spostando i miei voti e la mia classe dirigente. E dunque quelli che stavano con me e ora nel Pd, fanno le tessere”.

A questa affermazione mi sono chiesto: e la notizia qual’è? Non è forse vero che molti, uomini e donne, politicamente vicini all’ex Presidente della Regione adesso stanno nel partito democratico? C’è forse qualche dirigente che può dire: non sapevo?

Ad ogni modo, a queste affermazioni, da Roma a Palermo, alcuni dirigenti del partito sono “caduti dalle nubi” e si sono svegliati all’improvviso da un sonno lungo e profondo… vuoi vedere che molti di questi dirigenti si son persi la famosa “faraona siciliana”, versione sicula della piú famosa leopolda toscana, dove l’On. Faraone apriva le porte del partito a tutti gli uomini di buona volontà che avevano voglia di condividere il progetto rivoluzionario del partito democratico?

Alle “rivelazioni” di Cuffaro, seguivano quelle del segretario regionale del Pd Raciti, che preso cappello e lente di ingrandimento stile Sherlock Holmes, così ci piace immaginarlo, dichiarava di voler controllare tutte le tessere degli iscritti una ad una. Così nel pomeriggio di ieri a Palermo si sono riuniti il presidente della commissione di garanzia regionale; i presidenti delle commissioni provinciali e lo stesso Raciti. Nei prossimi giorni vedremo cosa verrà fuori. Chi si smarca dal lavoro di controllo delle tessere è Faraone che dichiara di “non aver tempo per i formalismi che fanno solo perdere tempo”, lui pensa solo a come far crescere il partito.

Non sappiamo a cosa possa portare questa forma di controllo delle tessere, anche perchè: con quale motivazione si potrà negare il tesseramento a Tizio o a Caio quando la famosa classe dirigente, a cui fa riferimento Cuffaro, è parte integrante nel Pd con tanto di tessera?

Il vero problema secondo noi è il “come” vengono fatti i tesseramenti nei partiti, il controllo bisogna farlo a monte per evitare problemi e non dopo.

Ad alcuni “capoccia” de Roma e di Palermo, possiamo solo dire: logica vuole che se si spostano gli uomini, ex cuffariani, insieme a questi si sposteranno anche i loro consensi. Questo vale per tutti i partiti!

Comunque, a tutti quelli che non sapevano, mi viene da dire… state sereni noi faremo “finta di credere” che stavate sulle nubi!

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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.