I Consiglieri Comunali di Alcamo Bene Comune hanno presentato due interrogazioni, una per sapere se risponde al vero la chiusura della Comunità-alloggio “Oronzo De Giovanni” e l’altra riguardo ad un cartello che vietava l’entrata dei cani al cimitero.
In riferimento al primo punto: “Il Comune di Alcamo ha recentemente mostrato l’intenzione di interrompere il servizio di ospitalità per disabili psichici ed adulti inabili gravi, fornito da questa comunità che si occupa da anni di migliorare la qualità della vita dei disabili e delle loro famiglie, garantendo il rispetto della dignità umana. Ad oggi la comunità, che è ospitata in un immobile di proprietà comunale appositamente realizzato, accoglie cinque disabili in gravi condizioni e con necessità di cure costanti, assistiti da sette lavoratori della Cooperativa “Azione Sociale” di Caccamo, vincitrice dell’appalto promosso dal Comune per l’anno 2015/2016.
Quindi Alcamo Bene Comune ha presentato un’interrogazione urgente al Commissario Straordinario Giuseppe Arnone, per chiedere chiarimenti, perché la chiusura della comunità “Oronzo De Giovanni” sarebbe grave. “In particolare i consiglieri Dara, Piccichè e Ruisi chiedono di sapere chi abbia preso tale decisione e quali siano le motivazioni, i criteri e le finalità che hanno portato a tale scelta. In caso di interruzione del servizio, infatti, non è chiaro dove, da chi e con quali esborsi saranno assistite le persone oggi presenti nella comunità-alloggio. ABC chiede di sapere inoltre a quali finalità si intende destinare l’immobile comunale, sito in Via Pietro Montana, che ospita attualmente la comunità e che fine faranno i sette lavoratori impiegati nella struttura”.
In riferimento al secondo caso, cioé quello di “un cartello, ora rimosso, che era stato affisso all’entrata dei cimiteri comunali e con cui si vietava l’accesso ai cani, richiamando l’art. 112 del regolamento di polizia mortuaria. Il consigliere Ruisi ha sollevato la questione in consiglio comunale e il neo-consigliere Piccichè l’ha ripresa nella competente commissione consiliare: il cartello era in aperta contraddizione con il regolamento comunale per la tutela degli animali, approvato nel 2015, che all’art.30 c.4 prevede invece che i cani possano entrare nei cimiteri. Il divieto non avrebbe fatto altro che dimostrare l’incapacità organizzativa (e di volontà) del servizio: più facile vietare l’ingresso piuttosto che controllare che i cani e i loro proprietari si comportino bene”.