CASTELVETRANO. Il sindaco di Castelvetrano Selinunte, Felice Errante, ha scelto di uscire pubblicamente in risposta a Claudio Fava, in visita oggi presso la cittadina come vicepresidente della commissione Antimafia. Fava ha chiesto le dimissioni del consiglio comunale per il reintegro di Lillo Giambavalvo, noto per le sue dichiarazioni di fedeltà a Matteo Messina Denaro.
Errante ha dichiarato quanto segue: “Tra i doveri di un Sindaco rientra certamente quello di difendere la propria comunità da ogni tentativo di infiltrazione mafiosa nelle istituzioni. Da Sindaco ho compreso, altresì, che occorre difendere le stesse istituzioni democratiche anche da certa antimafia- afferma Errante-Oggi Castelvetrano e’ al centro di un uragano mediatico senza precedenti con la presenza di testate giornalistiche nazionali (Mediaset, Rai, La7, quotidiani) tutte a rincorrere, ognuno da par loro, la notizia del momento! Succede anche questo nella mia amata città, dove un autorevole Parlamentare, che mai ha incontrato il Sindaco della città, il quale mai ha chiesto di sentire l’idea di questi in proposito, chiede le dimissioni di un organo elettivo, il Consiglio Comunale, atteso il reintegro disposto dal signor Prefetto di Trapani del signor Calogero Giambalvo, sulla scorta della sua recente assoluzione in sede penale.”
Non accetta le accuse di Fava, soprattutto se poste da un piano altro da quello politico:”Non avrei nulla da eccepire se l’azione portata avanti dall’ On. Claudio Fava fosse un’attività di tipo politico posta in essere da un partito verosimilmente antagonista nella prossima tornata elettorale. Ho tanto da lagnarmi se lo stesso, sfruttando la sua carica di Vice-Presidente della Commissione Nazionale Antimafia, da una scuola statale di Castelvetrano, in sede di conferenza stampa chiede le dimissioni dei componenti del massimo consesso civico, rei di avere tra i colleghi uno di loro assolto da un’altra Istituzione dello stato e reintegrato nella sua funzione, da altra ancora. Secondo la mia formazione, e senza ipocrisia, questa e’ anarchia, situazione nella quale le leggi vengono piegate e utilizzate per fini altri. Da detta conferenza mi è giunta notizia, infine, in maniera assolutamente irrituale, oltre che irrispettosa, che sarò presto convocato in audizione presso la Commissione Nazionale Antimafia. Doverosamente risponderò a tutte le loro richieste in assoluta serenità, chiederò, tuttavia di sapere, se quello che sta accadendo può trovare accoglimento in uno Stato che, ancora mi piace pensare, essere uno Stato di diritto- conclude il primo cittadino- Resi i chiarimenti alla commissione informerò il signor Prefetto di Trapani dell’incontro, di tal che mi recherò al Viminale chiedendo un incontro urgente al signor Ministro dell’Interno, onde ottenere puntuali indicazioni, alle quali diligentemente mi atterrò, per il rispetto che nutro per la istituzione che rappresento.”